“Serve una riforma complessiva degli istituti del lavoro e bisogna fare le riforme non quando c’è una necessità urgente“. Questa la convinzione espressa da Francesco Rotondi, Name Partner LABLAW Studio Legale Rotondi & Partners e Professore di Diritto del Lavoro presso l’Università Carlo Cattaneo LIUC Castellanza, tra i protagonisti dell’incontro “Salute, Lavoro, Diritto e IA: verso un nuovo paradigma”, nell’ambito della 19esima edizione di Salute Direzione Nord svoltasi il 19 maggio all’interno della rassegna Direzione Nord, nella cornice del Palazzo delle Stelline di Corso Magenta 61 a Milano. L’evento è stato promosso da Fondazione Stelline e organizzato da Inrete e Fondazione The Bridge con il patrocinio di Regione Lombardia.
I relatori di Direzione Nord: focus su Salute, Lavoro, Diritto e IA
Con Rotondi in Sala Porta anche Tiziana Nisini, Vicepresidente XI Commissione Lavoro, Camera dei Deputati, Pietro Bussolati, Consigliere Regione Lombardia, Andrea Del Chicca, Vice Presidente Nazionale AIDP, Nello Cristianini, Professore di AI all’Università di Bath e autore di “La scorciatoia – Come le macchine sono diventate intelligenti senza pensare in modo umano”. Ha moderato Alessia Liparoti.
Rotondi: “Il lavoro non può essere il fondamento della società ma uno strumento per il benessere”
Rotondi ha quindi chiarito le proprie convinzioni sul lavoro nel contesto contemporaneo: “La società come è e come l’abbiamo strutturata almeno dal secondo dopoguerra non funziona. L’idea che la nostra società sia fondata sul lavoro non ci consente di raggiungere quel benessere a cui dovremmo tutti aspirare e che è infatti presente in altre Costituzioni europee come quella tedesca. Dobbiamo dare al lavoro la sua collocazione. Non può essere il fondamento, ma uno degli strumenti attraverso i quali i cittadini possono raggiungere il benessere, che è dato da salute e rispetto della dignità”. Rotondi cita quindi il Marx filosofo: “Se una società è infelice, se la popolazione è infelice pur lavorando significa che la politica economica di quella società è volta a ottenere l’infelicità. Bisogna cambiare questo parametro”.