Perchè leggere questo articolo? Disney, Fox e Warner Bros. I colossi dell’entertainment hanno annunciato un nuovo servizio di streaming per trasmettere lo sport in America. Gli appassionati abbandonano le piattaforme tradizionali. Sky, Dazn e Amazon devono prepararsi al mostro finale dei diritti sportivi.
Sono anni che l’aumento del prezzo degli abbonamenti fa indiavolare gli amanti dello sport. Dall’America sembra arrivare la soluzione al caos dei diritti tv. Una potenziale apocalisse, visti i nomi dei possibili nuovi arrivati. Quattro colossi sarebbero interessati a unirsi per dare vita al “mostro finale” degli abbonamenti sport. Variety ha riportato che Fox, Warner Bros, Discovery e Disney stanno preparandosi a lanciare una nuova iniziativa streaming. La nuova impresa metterà tutte e tre le società sportive sotto un unico tetto e vedrà marchi come ESPN, TNT e Fox Sports coesistere in un’unica app. La mossa scuoterà senza dubbio l’intero mondo dello sport, in particolare quello della televisione via cavo, dove attualmente viene trasmessa la maggior parte delle trasmissioni sportive. Un mercato in difficoltà, che necessità di rilancio.
La nuova piattaforma dello sport in America
I quattro giganti dei media dovrebbero lanciare il nuovo servizio in autunno. Gli abbonati avranno accesso alle reti sportive via cavo di ESPN, ABC e Fox. Oltre a centinaia di ore di trasmissione delle maggiori leghe sportive americane: NFL, NBA, MLB e NHL e molte delle principali divisioni universitarie. Gli appassionati di sport che stanno abbandonando la TV via cavo, e allora spazio alle piattaforme.
I prezzi saranno annunciati in un secondo momento, ma è probabile che le società stabiliscano un abbonamento mensile superiore a quello che un consumatore pagherebbe per una rete sportiva nazionale indipendente, che costa dai 20 ai 30 dollari al mese, e inferiore a un pacchetto di programmazione digitale più ampio come Hulu+ Live TV o YouTube TV, che costano circa 75-80 dollari al mese negli USA
La nuova joint venture, al momento senza nome, è vista come un modo per Disney, Fox e Warner Bros. Discovery di recuperare alcune delle lucrose commissioni di affiliazione che hanno perso, dato che i loro abbonati alla TV via cavo hanno tagliato il cordone ombelicale e si sono spostati verso i punti vendita in streaming come fonte primaria di intrattenimento video. La nuova impresa pagherebbe le tre società madri per i diritti di licenza, creando essenzialmente un nuovo partner di distribuzione.
La più grande concentrazione per i diritti tv dello sport
La concentrazione dei principali sport sotto lo stesso tetto sarebbe significativa. Tra loro, ESPN e Warner Bros. Discovery detengono la maggior parte dei diritti sulla NHL e sulla NBA, mentre Fox, WBD ed ESPN controllano attualmente la maggior parte dei diritti sulla Major League Baseball. Disney, Fox e Warner Bros. Discovery continueranno a controllare i diritti e la nuova entità non creerà contenuti propri per il servizio, secondo quanto dichiarato da una persona a conoscenza della questione. Inoltre, la start-up non entrerà mai in competizione con le società madri per i contratti di diritti.
Warner Bros. Discovery, nel frattempo, è pronta a lanciare un livello aggiuntivo a pagamento sul suo servizio di streaming Max (che ha in esclusiva le olimpiadi fino a Torino 2032, date che potrebbe vedere il debutto della piattaforma anche in Italia, stesso anno i cui scadrà l’esclusiva SKY su HBO) dedicato allo sport con il marchio Bleacher Report. Warner avrebbe dovuto lanciare il livello a pagamento in tempo per il torneo di pallacanestro maschile NCAA March Madness, ma all’inizio di gennaio ha dichiarato che avrebbe prolungato i tempi.
Un colosso che potrebbe allargarsi
Le società non si sono rivolte a Comcast o a Paramount Global, secondo quanto dichiarato da una persona che ha familiarità con la questione, perché si sono rese conto che Disney, Fox e WBD controllano insieme circa l’85% del mercato dei diritti sportivi negli Stati Uniti e hanno ritenuto che l’ingresso di altri partner avrebbe reso la struttura ingombrante e il prezzo dell’abbonamento troppo alto per molti consumatori. Resta da vedere se questa piattaforma o servizio diventerà operativo a livello globale o meno o se si estenderà anche al calcio europeo e italiano.