Carlos Tavares, ad di Stellantis, guadagna troppo. E dalla Francia non l’hanno presa certo bene, a partire dal ministro delle Finanze fino a Marine Le Pen.
L’assemblea degli azionisti
In assemblea gli azionisti di Stellantis hanno votato contro la politica di remunerazione che prevede per l’amministratore delegato Tavares 19,15 milioni di euro totali nel 2021. I voti contrari sono stati il 52,1%. Accanto a uno stipendio fisso di 2 milioni di euro – riporta l’Agi – Tavares, ha la maggior parte della retribuzione variabile, pari all’89% del totale. Di questa quota, 7,5 milioni sono legati alle performance del 2021, 1,7 milioni di bonus legati alla creazione di Stellantis e 5,6 milioni di premi.
Il ministro francese non la prende bene e neanche Le Pen
Lo stato francese ha una quota del gruppo pari al 6% attraverso Bpifrance. Il ministro delle Finanze transalpino, Bruno Le Maire aggiungendo che le retribuzioni devono essere stabilite a livello europeo altrimenti la Francia perderebbe i principali. Contrariata dallo stipendio anche la candidata alle presidenziali Rassemblement National Marine Le Pen: “È scioccante, ma meno scioccante che per altri”.
Le Pen si dichiara “meno scioccata” perché guarda ai buoni risultati raggiunti dall’azienda n un contesto difficile per l’industria automotive: Stellantis ha generato nel 2021 un utile netto di 13,4 miliardi di euro, quasi triplicato rispetto al 2020. La società di gestione PhiTrust, azionista di minoranza di Stellantis, ha annunciato martedì di aver votato contro la remunerazione di Tavares.
PhiTrust contro la remunerazione di Tavares
Tale remunerazione, si è chiesto PhiTrust “è socialmente giustificata nel momento in cui il gruppo dovrà probabilmente affrontare una massiccia ristrutturazione con conseguenti tagli di posti di lavoro, data la capacità produttiva in eccesso?”. Al termine della votazione, ha ritenuto “auspicabile” che il consiglio di amministrazione del gruppo “prenda in considerazione” questo voto negativo “rivedendo la politica di remunerazione dei vertici“.
La replica di Elkann: “Optiamo per la meritocrazia”
Il presidente di Stellantis John Elkann ha parlato di una “convinzione del consiglio” quella di optare per la “meritocrazia” e “ricompensare le prestazioni”. Il gruppo ha sottolineato – secondo quanto riporta l’AGI – che le cifre di PhiTrust erano “sbagliate” e in particolare che i bonus sarebbero stati pagati solo se il valore delle azioni fosse raddoppiato entro il 2028. Secondo il sindacato Cfdt (Confédération française démocratique du travail), questa retribuzione ha “difficoltà ad essere accettata dai dipendenti che sono chiamati a lottare ogni giorno per essere competitivi”.
Lo scontro con i francesi nasce probabilmente perché, all termine delle contrattazioni salariali annuali, il management di Stellantis non ha proposto un aumento generale per i dipendenti francesi, ma una media del +3,2% (+2,8% per i lavoratori) e un bonus di partecipazione agli utili di almeno 4.000 euro lordi per dipendente.
Il sindacato francese: “Tavares resti nei limiti”
Franck Don, segretario generale della Cftc (la Confederazione francese dei lavoratori cristiani, una delle cinque maggiori confederazioni francesi) aggiungendo che si tratta di un fenomeno “molto preoccupante”. “Tavares è un ottimo capitano d’industria, ma a un certo punto bisogna restare entro limiti ragionevoli“, sottolinea il sindacalista. La retribuzione di Tavares è una delle più alte nel settore auto ma anche, in genere, nell’industria francese.