Anni di proclami, senza distinzione di colore per il governo di turno in carica, ma i supplenti non diminuiscono. Al contrario, continuano ad aumentare, con buona pace del declino demografico che inesorabile riduce il numero di studenti anno scolastico dopo anno scolastico. Il Sole 24 ore ha analizzato le tabelle della relazione annuale della Corte dei Conti. La fotografia è impressionante, coi i precari assunti fino al 30 giugno o al 31 agosto 2025 che potrebbero arrivare a quota 250 mila unità. Una cifra record, che significa un aumento del 72% negli ultimi sette anni.
I supplenti a settembre saranno 250mila e costeranno 7 miliardi
Sette anni fa, anno scolastico 2017/18, i supplenti erano stati 135mila. Lo scorso anno scolastico ha raggiunto la cifra di 232mila. Che non è nemmeno record, visto che l’anno scolastico precedente (quello 2022/23) sono state addirittura 234mila. Questo significa oltre centomila supplenze in più. Una maggiorazione del 72,2 per cento. Tutto a carico dei contribuenti, visto che le supplenze sono arrivate a costare 6,8 miliardi di euro. Un aumento che la Corte dei Conti calcola in quasi due miliardi aggiuntivi: nel 2021 la spesa era di poco superiore ai 5 miliardo.
Numeri che difficilmente si spiegherebbero in un contesto di continua riduzione della popolazione scolastica. Nello stesso lasso di tempo in cui i supplenti aumentavano, infatti, il numero degli studenti calava drasticamente. La scuola italiana ha perso quasi seicentomila studenti in sette anni scolastici. Le immissioni in ruolo di docenti vincitori di concorso non sono riusciti gli insegnanti in pensione. C0sì il sistema scolastico è ricorso alla sempreverde sistema dei precari.
Ci si mette anche il ministro Valditara
A complicare le cose ci si è messo pure il ministero. Non solo quello attualmente presieduto da Giuseppe Valditara, già il governo Draghi aveva stratificato (e dunque complicato) il sistema delle assunzioni, soprattutto con la riforma per ottenere i fondi del Pnrr. Così i contratti a tempo determinato per le supplenze annuali sono aumentati. In particolar modo al Nord e in materie come inglese, matematica e sostegno.
Il nuovo anno scolastico in procinto di iniziare a settembre non sembra incoraggiante. Le assunzioni di docenti di ruolo autorizzate dal ministero dell’Economia e delle Finanze sonio stata solo 45mila. Quelle disponibili avrebbero dovuto essere quasi ventimila in più: 64mila. La colpa? Del decreto Scuola-Sport voluto dal ministro Valditara per assumere fino al 10 dicembre i docenti vincitori di concorso. Il termine delle immissioni al 31 agosto potrà dunque essere scavallato, col rischio di far aumentare di molto i supplenti a inizio anni.
Il sistema di reclutamento dei supplenti non funziona
E’ la solita vecchie solfa, ripetano i sindacati della scuola. I rappresentanti degli insegnati (supplenti e non) alcuni sindacati della scuola, lamentano il rischio di vanificare i piccoli miglioramenti registrati nello scorso anno scolastico. E’ il sistema di reclutamento che non funziona, da ormai un decennio. Sempre più complesso e costoso, ma i governi non riescono a intervenire.