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Temu, tensione in Borsa dopo i risultati: cosa succede

Temu, tensione in Borsa dopo i risultati: cosa succede

Lunedì nero quello del 26 agosto per l’azienda cinese PDD Holdings, controllante della celebre piattaforma di e-commerce Temu. Il gruppo ha visto un calo netto in borsa dopo che il mancato raggiungimento dei target di ricavi ha reso insoddisfatti gli investitori.

Temu, le azioni crollano nonostante l’utile in volo

Può sembrare paradossale: PDD, grazie a Temu, ha visto una crescita del fatturato a 13,36 miliardi di dollari su base trimestrale, registrando un +86% sul secondo trimestre del 2023 e ha pure battuto la previsione degli analisti sull’utile per azione: 3,20 dollari contro 2,87 di previsione. Ma a pesare è stato il fatto che sui ricavi la previsione iniziale era di 13,95 miliardi e dunque quei 600 milioni di differenza hanno segnato un rallentamento della crescita del fatturato che per molti investitori è parso l’inizio di una fase di assestamento e potenziale contrazione. In altre parole, c’è il timore che la crescita dei consumi, in Cina e a livello internazionale, stia rallentando.

La conseguenza? PDD ha bruciato in poche ore a Wall Street oltre un quarto del suo capitale: “la società ha perso circa 55 miliardi di dollari in capitalizzazione di mercato. Per fare un confronto, Eni, la quinta società italiana per market cap, ha una capitalizzazione di 52 miliardi di dollari“, commenta Gabriel Debach, Market Analyst di eToro. La compagnia è stata, nella giornata del 26 agosto, maglia nera del Nasdaq.

Il futuro

L’azienda è in salute, visti i risultati, ma guarda avanti e sa già che il business potrebbe conoscere grandi rivali, rileva Debach: “il co-fondatore Chen Lei ha riconosciuto che l’attuale traiettoria della società non è sostenibile, specialmente con concorrenti come TikTok di ByteDance e Alibaba Group che competono per attrarre consumatori attenti al budget. Nel tentativo di espandersi oltre i confini cinesi, PDD ha investito molto nella crescita internazionale della sua piattaforma Temu, cercando di sfuggire alla debolezza dell’economia cinese“.

In quest’ottica, ragiona Debach: “persino Amazon sta valutando di entrare nel settore – e i dirigenti sono stati cauti nel parlare delle prestazioni internazionali. Chen ha sottolineato l’importanza di investire ulteriormente nel supporto ai commercianti, poiché i concorrenti cercano di sottrarre loro quote di mercato”. Insomma, per Temu inizia una fase complessa che bisognerà capire dove porterà: la fortuna per l’azienda è la solidità attuale dei suoi risultati materiali, che garantiscono per l’operatività corrente e il suo futuro. Sul tema della corsa borsistica, si entra in un ottovolante assai più complicato.