Perché leggere questo articolo? L’azienda di veicoli elettrici di Elon Musk licenzia il 10% dell’organico. Tesla sta affrontando un trimestre da incubo con perdite di domanda, investitori e dirigenti. Le cause? La guerra dei prezzi e la concorrenza del colosso cinese Byd. Per Elon Musk la soluzione consiste nel ridurre i costi aumentando la produttività e nel robotaxi. Ma per l’analista Dan Ives tutto questo non basta.
“Uno spettacolo dell’orrore”. Così l’analista di Wedbush Dan Ives definisce gli ultimi licenziamenti di Tesla, che ha tagliato circa 15mila posti di lavoro, pari al 10% del suo personale globale. I congedi seguono un periodo da incubo per la società di auto elettriche di Elon Musk, con un calo del 20% delle consegne rispetto ai livelli dello scorso anno. Anche le azioni registrano un’inflessione del 32% dall’inizio dell’anno, che fa preoccupare molto gli investitori.
Una performance pessima quella di Tesla nell’ultimo trimestre, descritto sempre da Ives come un “disastro assoluto”, un “occhio nero” , un “naufragio contro un muro di mattoni”. La casa automobilistica è stata colpita non solo da una guerra dei prezzi e dalla concorrenza col nuovo leader dell’elettrico – l’azienda cinese BYD -, ma anche dall’addio di dirigenti di alto profilo. Tra cui Drew Baglino, ex vicepresidente senior di Tesla per i propulsori e l’ingegneria elettrica, la cui dimissione rappresenta un “assoluto pugno allo stomaco” per l’azienda. Dato il suo coinvolgimento nello sviluppo del Modello 2 di Tesla, che attualmente sembrerebbe essere sospeso.
Tesla perde fiducia, Ives: “Urgono risposte da Musk, basta distrazioni”
Tra gli analisti e gli investitori il sentimento nei confronti di Tesla pare essersi inasprito. La causa sembrerebbe la debole domanda per i suoi veicoli. Secondo Ives, è necessario “sentire da Musk la logica del taglio dei costi, la strategia per il futuro, la roadmap del prodotto e una visione generale”, per placare le attuali preoccupazioni. Wall Street esige risposte, ma il Ceo non si è ancora proferito a riguardo.
Tesla potrebbe però essere in grado di ribaltare questa situazione da incubo. Ives infatti sostiene che il colosso dell’elettrico avrebbe molti catalizzatori positivi a lungo termine, tra cui una buona percentuale di espansione nel mercato cinese. Per far sì che l’azienda si riprenda continuando a rimanere attrattiva, Musk “dovrà impegnarsi a ricoprire il ruolo di CEO per almeno tre-cinque anni. Implementando una strategia di intelligenza artificiale generativa più concreta e fornendo maggiori indicazioni sui prossimi modelli di Tesla”. Ha aggiunto l’analista, che vede nelle “distrazioni” dell’imprenditore alcuni dei fattori che hanno contribuito all’attuale periodo turbolento.
Un robotaxi non basta: ecco cosa deve fare Tesla per evitare lo schianto
“O si attraversa la turbolenza, o questo sarà l’inizio del capitolo più oscuro nella storia di Tesla“, ha affermato Ives. Per l’analista infatti, “un robotaxi – l’ultima scommessa di Musk – non è sufficiente per risolvere i problemi da codice rosso dell’azienda”. È invece “cruciale” che Tesla venda un veicolo elettrico sotto i 30mila dollari nei prossimi 18 mesi. Soprattutto per far fronte alla concorrenza di BYD, che ha dimostrato come la mobilità sostenibile possa essere sia un’opzione ecologica che economicamente accessibile. E non solo un appannaggio di ricchi. Lo stesso Musk ha sottolineato l’importanza di un modello più economico, ora reso necessario per la grande diminuzione della domanda e per le perdite subite. In questo senso il Ceo ha motivato il recente taglio dei posti di lavoro, per essere più “snelli, innovativi e pronti per il prossimo ciclo di crescita”.
Musk punta molto sulla guida autonoma, ovvero la versione potenziata del software di assistenza alla guida Full Self-Driving, di cui Tesla ha iniziato a offrire una prova gratuita della durata di un mese. Ma secondo Ives, per evitare lo schianto l’imprenditore e la sua Tesla dovranno agire su quattro fronti: “Fornire una guidance formale e specifica per i margini e le consegne nel 2024, finora invece è stata troppo generica. Tenere una conference call per il primo trimestre che affronti i problemi della domanda in Cina e la relativa strategia. Organizzare una giornata dedicata alle batterie e all’IA per fornire agli investitori la roadmap e il percorso di monetizzazione dei prossimi anni. Impegnarsi a essere Ceo di Tesla per i prossimi 3-5 anni, compresi gli sforzi per sviluppare la guida autonoma con l’IA. E, infine, avviare una vera campagna pubblicitaria”.