Il dato di questi ultimi mesi è chiaro: dopo anni di crescita, oggi tutti i social network sono in difficoltà, sia in termini di utenti che di conti economici. Tutti, tranne uno: il social cinese TikTok, cresciuto a velocità impressionante. Tra il 2021 e il 2022, il fatturato passerà da 4 a 12 miliardi di dollari (+200%). TikTok diventerà così più importante di Twitter e Snapchat messi assieme, a soli tre anni da quando ha iniziato ad accettare inserzioni pubblicitarie sulla sua piattaforma.
TikTok, il successo e l’uso dei dati personali
Sulle motivazioni di questo successo si possono fare considerazioni di contenuto, ma c’è una considerazione di fondo su cui interrogarsi: l’uso dei dati personali. Mentre i social che decrescono chiedono all’utente il permesso di condividere tutta una serie di dati, TikTok non lo fa. In queste settimane Apple ha chiesto in base agli accordi con Facebook, che i propri utenti dessero il consenso al trattamento a una serie di dati personali: secondo le ricerche circa l’80 per cento degli utenti ha rifiutato il tracciamento da parte di Meta.
Enea Trevisan (Ealixir): “I dati personali sono una delle valute piu’ preziose del mondo contemporaneo”
Lo stesso problema coinvolge anche Twitter, YouTube, Snapchat e le altre piattaforme che basavano l’efficacia delle loro inserzioni anche e soprattutto sul tipo di analisi. “I dati personali sono una delle valute piu’ preziose del mondo contemporaneo”, spiega Enea Trevisan, fondatore di Ealixir, azienda leader mondiale nell’ambito dell’identità digitale, da poco quotata a Wall Street. “TikTok non richiede informazioni, né autorizzazioni a utilizzarle. Semplicemente le prende e le utilizza per meglio regolare il proprio algoritmo sui gusti personalizzati degli utenti, selezionando in maniera sempre più accurata i video da mostrare in sequenza ai singoli utilizzatori. TikTok è l’ambente digitale più avanzato, e, da questo punto di vista, più perfetto. Crediamo di utilizzarlo, e invece è lui che utilizza noi”.
I risultati sono impressionanti: gli utenti di TikTok trascorrono sulla app in media 28,7 ore al mese
A differenza di Facebook, Twitter, e gli altri, TikTok non chiede agli utenti di inserire interessi e preferenze; non sceglie i video sulla base dei contatti e delle amicizie, non chiede agli utenti di postare contenuti. Si limita a mostrare un video dopo l’altro. I risultati sono impressionanti: gli utenti di TikTok trascorrono sulla app in media 28,7 ore al mese, più di Facebook (15,5) e Instagram (7,8) messi assieme. “TikTok è l’operazione perfetta di mass market digitale” spiega Trevisan. E aggiunge: “Un motivo in più per chiedere una legislazione severa, a livello internazionale, contro l’uso indiscriminato dei dati personali. Purtroppo, manca completamente un’educazione digitale che faccia capire all’opinione pubblica l’urgenza di questo tema”.