Perché leggere questo articolo? Varenne, il cavallo più vincente della storia, si conferma una miniera d’oro anche in pensione. Il suo seme è al centro di una disputa legale.
“Cavallo goloso” diceva quella reclame – nei primi anni Duemila ancora qualcuno chiamava così gli spot. Sono passati vent’anni da quella pubblicità di una marca di caramelle alla frutta, e dal ritiro di Varenne, il cavallo da corsa più famoso della storia. Che adesso torna a far parlare di sé, anche da “pensionato”. Per una storia quantomeno sui generis. Il campione, diventato stallone, avrebbe oltre 2mila figli. Quasi tutti illegittimi e al centro di un contenzioso tra due società che portano il nome di Varenne.
Il contenzioso tra le due società per Varenne
E’ notizia di oggi che la procura di Torino ha chiuso le indagini contestando l’accusa di truffa aggravata in una vicenda intorno al seme di Varenna. Molti eredi del re del Trotto sarebbero nati dalla vendita illegale del suo seme, avvenuta all’insaputa della Varenne Futurity srl, società napoletana proprietaria di Varenne, per un giro d’affari di oltre 200.000 euro.
La procura della Mole contesta a Valter Ferrero, amministratore unico della Varenne Forever, e Salvatore Roberto Brischetto – socio di maggioranza dell’allevamento Il Grifone, dove Varenne ha vissuto da quando ha smesso di correre fino al 2019 – delle irregolarità nei diritti di monta di Varenne. Il seme di Varenne sarebbe stato venduto dalla Varenne Forever srl, la società che si occupa del seme del cavallo, “come proprietari dello stallone“. Questo avrebbe impedito “alla società proprietaria del cavallo di eseguire i controlli previsti dallo statuto dell’Anact (Associazione nazionale allevatori del cavallo trottatore)”, l’associazione che si occupa del controllo, della tutela e della garanzia degli allevatori.
Il seme dello stallone vale 12mila euro a monta, 200mila a stagione
Gli imputati sono accusati di aver speculato sugli eredi di Varenne. Con transazioni irregolari, frutto di “cessioni fraudolente del seme del cavallo. I veri proprietari di Varenne sarebbero stati estromessi dalla stipula di contratti direttamente che sono valsi oltre 200mila euro a stagione da monta”. Ogni stallone ha un limite di 150 puledre a stagione da monta, come definiscono le quote dei breeding cards.
Ogni monta dello stallone campione vale oltre 12mila euro. Un tesoro su cuoi avrebbe messo le mani Valter Ferrero, con un “conflitto d’interesse” dettato dal fatto che l’ad della Varenne Forever, all’epoca dei fatti, era anche presidente dell’Anact. L’inchiesta, avviata nel 2019, si è appena conclusa. Nel frattempo, il 29ennne Varenne, si gode il suo “buen retiro” nel pavese. E una montagna di soldi.
Varenne, il campione da più di 6 milioni di euro
“Casa Varenne”, nella tenuta “Il Cigno” di Villanterio (Pavia), tramanda la leggenda del re del Trotto. Ogni domenica ci sono visite guidate tra foto, cimeli e il diretto interessato. Varenne è nato nel 1995, ha corso dal 1998 fino al ritiro nel 2002. Nel mezzo ha vinto tutto quello che un cavallo può vincere, più volte. Il miglior trottatore di tutti i tempi vanta nel palmares tutte le competizioni mondiali. Totalizzando vincite per oltre 6 milioni di montepremi. Anche da pensionato Varenne si conferma una miniera d’oro. In questi vent’anni di carriera da riproduttore all’Allevamento ha fatto fatturare oltre 15 milioni di euro.