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Musk contro Google: “Boicotta le ricerche su Trump”

Musk contro Google: “Boicotta le ricerche su Trump”

Perché leggere questo articolo? Elon Musk ha accusato Google di interferire nelle elezioni presidenziali degli Stati Uniti boicottando le ricerche su Donald Trump.

“Wow, Google mette al bando le ricerche sul presidente Donald Trump! Interferenze elettorali?” parola di Elon Musk. In un post su X il fondatore di Tesla ha pubblicato uno screenshot della ricerca per parole chiave ‘President Donald’ in cui l’immagine mostra come primi risultati “Presidente Paperino” e “Presidente Donald Regan“.

Musk contro Google per Trump

Il ceo di Tesla, Elon Musk grande sostenitore del candidato repubblicano alla Casa Bianca, insinua che Google lo stia penalizzando. “Si stanno mettendo nei guai se interferiscono con le elezioni”, scrive. Elon Musk entra a gamba tesa su Google e sulle elezioni presidenziali americane di novembre, dopo una prima fuoriuscita poi smentita. Elon Musk ha dichiarato lunedì in un’intervista che non sta donando 45 milioni di dollari al mese alla campagna presidenziale di Donald Trump. Al tempo stesso ha dichiarato di aver creato un nuovo super comitato di azione politica (PAC) per finanziare il candidato repubblicano.

Musk ha detto di aver creato un super PAC, chiamato America PAC, per contribuire a sostenere Trump. Un super PAC è un gruppo che può raccogliere quantità illimitate di denaro per le cosiddette “spese indipendenti” di una campagna. Ad esempio per gli annunci pubblicitari o per le operazioni quotidiane, ma non dona direttamente alla campagna. Sono diventati importanti sia tra i democratici che tra i repubblicani dopo la decisione della Corte d’Appello di Washington del 2010 che ha autorizzato l’esistenza dei super PACS. Per un PAC normale, i donatori sono limitati a 5.000 dollari all’anno. Diversi leader di aziende tecnologiche hanno donato all’America PAC, tra cui Ken Howery, uno dei primi dirigenti di Paypal insieme a Musk, Antonio Gracias, un leader del private equity, Shuan Maguire di Sequoia Capital e i gemelli Winklevoss.

Il video di Musk contro Kamala Harris

Nel frattempo, sempre Musk ha pubblicato su X un video manipolato su Kamala Harris. Ed è stato aspramente criticato per non avvertito i suoi follower che si trattava di un video falso. Il filmato pubblicato da Musk modifica l’audio originale con una voce che imita in modo convincente il vicepresidente. “Io, Kamala Harris, sono il vostro candidato democratico alla presidenza perché Joe Biden ha finalmente rivelato di essere rimbambito nel dibattito“.

Lo dice la voce nel video, che assicura anche che Harris è stata scelta per soddisfare le quote di “diversità” per essere una donna di origine indiana e giamaicana. In una dichiarazione in risposta al video, una portavoce della campagna di Harris si è scagliata contro Musk e l’ex presidente Donald Trump: “Crediamo che il popolo americano voglia la vera libertà, opportunità e sicurezza che il vicepresidente Harris offre, non le bugie false e manipolate di Elon Musk e Donald Trump“.

La parodia fake ricondivisa dal fondatore di Tesla

Il video è stato originariamente pubblicato dall’account YouTube chiamato “Mr Reagan“, che lo ha etichettato come una parodia. Tuttavia, quando Musk ha condiviso la registrazione, che domenica sera era già stata vista 138 milioni di volte, ha scritto: “Questo, è fantastico”. Con un’emoji ridente, senza menzionare che il contenuto era falso. L’azione di Musk potrebbe aver violato le politiche di X, che stabiliscono che gli utenti “non possono condividere contenuti sintetici, manipolati o fuori contesto che potrebbero fuorviare o confondere le persone e causare danni”.