Perché leggere questo articolo? In un comizio in Florida Trump la spara grossa. Un’uscita che sottolinea le difficoltà del candidato repubblica: non ha un piano B per contrastare Kamala Harris, in netto vantaggio nei sondaggi.
Donald Trump non è mai stato famoso per la moderazione o la misura. Ma stavolta l’ex presidente degli Stati Uniti ha superato se stesso. “Si spara solo ai presidenti importanti”, ha dichiarato durante un comizio in Florida, scatenando un putiferio mediatico e una pioggia di critiche bipartisan. Un’uscita infelice che, a metà strada tra il delirio e l’autocelebrazione, rivela le crescenti difficoltà di un Trump che arranca dietro Kamala Harris nei sondaggi e fatica a ritrovare lo smalto dei tempi d’oro.
Biden si ritira, adesso Trump è in crisi
Con Joe Biden fuori dai giochi, ritiratosi dopo una lunga serie di gaffe e problemi di salute, Trump pensava che il campo fosse spianato per un suo grande ritorno. Ma l’arrivo di Kamala Harris, prima donna e prima persona di colore a candidarsi alla Casa Bianca, ha scombinato i piani del tycoon. Harris, con il suo stile diretto e le sue risposte taglienti, ha saputo conquistare il favore dell’opinione pubblica, lasciando Trump a boccheggiare durante il primo dibattito televisivo tra i due.
Nel confronto, Harris ha letteralmente stracciato Trump, mostrandosi preparata e incisiva su temi come l’economia, l’aborto e i diritti civili, mentre l’ex presidente, visibilmente nervoso, è apparso più concentrato a sferrare attacchi personali che a esporre proposte concrete. Il risultato? Un crollo nei sondaggi per Trump, che ora si trova sotto di dieci punti percentuali, con la base repubblicana sempre più preoccupata per le sue uscite fuori luogo.
Autocelebrazione fuori controllo
La frase “si spara solo ai presidenti importanti” è l’ultima di una lunga serie di esternazioni che Trump utilizza per mantenere alta l’attenzione su di sé, anche a costo di sfidare ogni logica e decenza. L’intento, nemmeno troppo nascosto, era quello di dipingersi come una figura storica, così rilevante da diventare bersaglio di complotti e minacce. Peccato che il tiro, ancora una volta, sia finito ben lontano dal bersaglio.
Non è la prima volta che Trump gioca con battute di cattivo gusto, ma in questo momento particolare della sua carriera politica, le sue parole suonano come una disperata richiesta di attenzione. Le difficoltà legali, le inchieste e i processi pendenti sembrano pesare sempre di più sulla sua campagna, e le battute al vetriolo non bastano più a mascherare le crepe.
Trump non ha un piano B per Kamala Harris
Se Trump contava di ritrovare il suo vecchio pubblico con il solito mix di provocazioni e spettacolo, Harris sta dimostrando che quel tempo potrebbe essere passato. La vice di Biden, ora candidata alla presidenza, sta cavalcando l’onda del cambiamento e del rinnovamento, presentandosi come la figura capace di voltare pagina dopo gli anni turbolenti della presidenza Trump.
Nei sondaggi, Harris è in vantaggio, e il suo team è già al lavoro per consolidare questo trend, puntando su un’agenda progressista che tocca temi sensibili come l’equità economica e i diritti delle donne. Trump, nel frattempo, sembra a corto di idee, affidandosi al suo vecchio repertorio di insulti, false accuse e frecciatine contro “l’establishment corrotto”. Ma se un tempo questa retorica funzionava, oggi sembra solo un disco rotto che non riesce più a catturare l’attenzione del grande pubblico.
“Sparate” e cadute di stile
Mentre Harris avanza, Trump si trova in un limbo politico da cui sembra difficile uscire. La base è ancora con lui, ma l’entusiasmo è calato. Le sparate a effetto possono ancora suscitare applausi nei comizi, ma rischiano di trasformarsi in armi spuntate di fronte a un avversario motivato come Harris. Trump è sempre stato un maestro nel manipolare l’attenzione mediatica, ma il momento attuale richiederebbe una strategia diversa, più sostanza e meno show. E invece, con frasi come “si spara solo ai presidenti importanti”, sembra voler ribadire la sua incapacità di evolversi e di rispondere in modo concreto alle sfide politiche che lo attendono. In sintesi, l’ultima uscita di Trump appare come un boomerang che colpisce più lui che i suoi avversari.