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Elezioni Uk, trionfo Labour. Misiani (Pd): “Punizione per la Brexit. Starmer è la rivincita degli uomini seri”

Misiani - Elezioni Uk

Perché leggere questo articolo? Vittoria dei laburisti in Uk dopo 14 anni di governo conservatore. True-News.it ha intervistato il senatore Antonio Misiani del Partito Democratico.

Terremoto politico in Uk, dopo 14 anni ininterrotti di governo conservatore, alle elezioni anticipate di quest’anno i laburisti sbaragliano la concorrenza. I conservatori perdono quasi 19 punti di percentuale rispetto a 5 anni fa, mentre i laburisti ne guadagnano poco più di 3. Questo lieve aumento però non si rispecchia nei seggi ottenuti, dove il partito guidato da Keir Starmer raddoppia i risultati ottenuti nel 2019.

410 saranno i seggi che i laburisti otterranno secondo le ultime previsioni, numero che con molta probabilità verrà superato ma che non andrà oltre lo storico risultato ottenuto nel 1997, quando la sinistra guidata da Blair ottenne 418 seggi. Per avere la maggioranza bastavano 326 seggi, dato che il partito di Starmer ha superato con facilità. “È un risultato che consegna una maggioranza parlamentare molto larga ai laburisti e punisce i conservatori che si sono assunti la responsabilità dell’errore storico della Brexit”. L’intervista al senatore del Partito Democratico Antonio Misiani.

Il trionfo Labour dopo 14 anni di governo conservatore

Risultato tanto atteso quanto storico quello nel Regno Unito. La vittoria dei Labour è quella che viene definita in inglese “landslide”, con la sinistra che guadagna la maggioranza dei seggi dopo 14 anni di governo conservatore. “È il trionfo di un partito laburista che con la leadership di Keir Starmer ha assunto un profilo riformista e ha presentato una credibile proposta di governo”, ha commentato Antonio Misiani.

Non è soltanto simbolo di una vittoria dei laburisti, ma di netta sconfitta della controparte conservatrice. “Poi naturalmente nel risultato pesa la disfatta dei conservatori che hanno quasi dimezzato i voti e in virtù del sistema maggioritario uninominale a turno secco hanno perso i 2/3 dei seggi”. 

Misiani: “La Brexit ha reso la Gran Bretagna un paese più povero e debole”

I motivi dietro questa storica vittoria Labour e debacle dei conservatori sono chiari secondo il senatore. “È un risultato che consegna una maggioranza parlamentare molto larga ai laburisti e punisce i conservatori che si sono assunti la responsabilità dell’errore storico della Brexit, promuovendo il referendum del 2016”.

Sicuramente quindi l’elemento Brexit ha pesato. Ma non solo, ci sono altri motivi che hanno causato questo terremoto politico. E riguarda la fase post Brexit “caratterizzata da instabilità politica e da scelte contraddittorie e venate di populismo”. L’uscita dall’Unione europea e la conduzione ideologica del dopo-Brexit, secondo Misiani, “ha molto danneggiato il Paese che oggi è più povero e più debole”.

Starmer Primo Ministro. La “rivincita degli uomini posati e seri”

Si apre quindi un nuovo capitolo nella politica Uk, con il capo del Partito Laburista Keir Starmer che diventerà Primo Ministro. La sua figura è stata negli anni parecchio criticata, accusato di avere poco carisma o di essere troppo vago. Misiani però non è d’accordo. “La vittoria di Starmer rappresenta la rivincita degli uomini posati, seri che non fanno promesse mirabolanti ma che rimangono con i piedi per terra”, ha dichiarato. 

Tutto questo rappresenta un’inversione di rotta rispetto all’ultimo decennio. “Una leadership agli antipodi rispetto a Jeremy Corbyn, per non parlare di figure pirotecniche come Boris Johnson nel campo conservatore o di Nigel Farage in quello dei populisti di destra.”

Reform Uk e l’ombra dell’estrema destra

Ed è proprio la figura di Farage quella più controversa uscita da queste elezioni. Il leader di Reform Uk, partito di destra populista, è riuscito ad essere eletto dopo 8 tentativi rilanciando una sfida a destra rispetto ai Tory. Questo potrebbe portare un “allarme” di estrema destra anche in Uk? “È una dinamica che si è già verificata in altri grandi Paesi europei, penso alla Francia dove il RN di fatto ha vampirizzato i gollisti. O in Italia dove FdI ha egemonizzato il campo del centro destra che un tempo era dominato da Forza Italia. I populisti hanno già dimostrato la loro forza in Gran Bretagna dieci anni fa, quando hanno imposto nell’agenda politica il referendum Brexit e hanno trascinato la Gran Bretagna fuori dalla UE”, ha commentato Misiani. 

Niente di nuovo neanche in Gran Bretagna quindi. “Certo questa disfatta dei conservatori pone un’ipoteca sul loro futuro perché c’è una concorrenza a destra significativa dal punto di vista dei consensi elettorali”. Il Reform ha infatti preso un significativo 14% dei voti. “Rimane irrilevante dal punto di vista dei seggi per il sistema elettorale, che spinge al bipartitismo e penalizza la rappresentanza parlamentare delle forze minori rispetto al consenso elettorale che ottengono”, ha aggiunto.

Misiani: “Trasformare le forze di opposizione in una coalizione credibile alternativa alla destra”

Bisogna quindi capire se vittoria dei laburisti possa fungere quindi da forza propulsiva anche in altri Paesi europei, Italia compresa. “Io credo che ogni Paese debba seguire la propria strada. Da sempre credo poco nell’importazione di modelli politici stranieri”, ha dichiarato Misiani. “Come aveva poco senso anni fa scimmiottare Zapatero o Blair, lo stesso vale oggi per il Front Populaire francese o per il Labour di Starmer. Il Regno Unito ha una traiettoria politica molto peculiare. È un paese che è uscito dall’Unione Europea e che ha avuto 14 anni di disastroso governo conservatore”, ha ribadito.

Tutte queste esperienze politiche non sono quindi trasportabili in Italia, che ha un quadro politico nettamente diverso rispetto a quello del Regno Unito. Misiani però riflette sul futuro del suo partito e dell’Italia. “Di certo, ma questo è un tema che ci dobbiamo porre indipendentemente da quello che è accaduto in Uk e da come andranno le cose in Francia, la sfida per il Partito Democratico dopo le elezioni europee è quella di trasformare il campo delle forze di opposizione – che sono la maggioranza numerica ma non un soggetto politico – in una coalizione realmente credibile come alternativa di governo nei confronti della destra”, ha concluso.