La tragedia della 22enne romana deceduta dopo un intervento di rinoplastica accende il dibattito. Il dottor Roberto Dell’Avanzato a True News: “Non è l’intervento in sé a essere pericoloso, ma le modalità con cui viene eseguito”. Ecco cosa bisogna pretendere dagli studi medici
Margaret Spada, 22 anni, è morta a seguito di una rinoplastica effettuate in uno studio romano a seguito di complicanze ancora da accertare. La giovane avrebbe scelto il centro medico dopo aver visto un video sui social, attratta anche dal basso costo – 2.800 euro – dell’intervento proposto. La sua scomparsa ha sollevato una serie di questioni importanti legate a questo tipo di interventi. Abbiamo intervistato il dottor Roberto Dell’Avanzato, medico Chirurgo Specialista in Chirurgia a Milano, che ci ha dato suggerimenti importanti riguardo le precauzioni che il paziente deve pretendere prima di un intervento e ricordato che specie quando si parla di salute, spendere poco non è mai una buona idea.
Come si spiega che medici con poca esperienza ottengano grande visibilità sui social facendosi preferire a professionisti più qualificati? E come è possibile che nel 2024 si possa ancora morire per una rinoplastica?
I social offrono una visibilità immediata, ma sono un’arma a doppio taglio. Da un lato, permettono ai professionisti di mostrare aggiornamenti, partecipazioni a congressi e competenze. Dall’altro, rischiano di banalizzare la professione medica con contenuti che puntano più sull’intrattenimento che sulla qualità. Non è il social in sé il problema, ma come viene utilizzato. I pazienti devono ricordare che una presenza online non è sinonimo di competenza. Riguardo ai rischi della rinoplastica, è fondamentale sottolineare che non è l’intervento in sé a essere pericoloso, ma le modalità con cui viene eseguito. Nel caso specifico di questa tragedia, se il paziente perde conoscenza e smette di respirare in una struttura non attrezzata, il ritardo nell’intubazione o nella rianimazione può essere fatale. In molti casi, la presenza di un anestesista e di attrezzature adeguate potrebbe fare la differenza tra la vita e la morte. Il naso è una zona delicatissima, estremamente vascolarizzata, e i farmaci utilizzati durante l’intervento (come lidocaina e adrenalina) richiedono dosaggi precisi. Questo implica che solo un anestesista esperto debba gestire il paziente. Purtroppo, spesso si preferisce il risparmio alla sicurezza, e interventi complessi vengono eseguiti in ambienti non idonei, con anestesie locali o sedazioni leggere che aumentano i rischi.
Quali precauzioni dovrebbero prendere i pazienti prima di sottoporsi a un intervento estetico?
Prima di tutto, bisogna scegliere con attenzione il medico e verificare le sue credenziali. Il sito della FNOMCeO (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici) consente di consultare il percorso accademico e professionale di ogni medico. È importante fare una consulenza vis-à-vis, mai gratuita, durante la quale porre domande precise: quali presidi di emergenza sono disponibili? Dove verrà effettuato l’intervento? Chi sarà l’anestesista? Inoltre, il paziente deve pretendere che l’intervento venga eseguito in una struttura attrezzata, come una clinica certificata, che garantisce un ambiente sterile e la presenza di personale medico qualificato 24 ore su 24. Scegliere un intervento basandosi esclusivamente sul costo è pericoloso. Come si dice, il prezzo basso non paga mai, e purtroppo questa tragedia potrebbe esserne un esempio.
Quali lezioni possiamo trarre da questo caso per evitare che simili tragedie si ripetano?
Ribadisco l’importanza di operare in strutture adeguate e con professionisti competenti. Una rinoplastica effettuata in anestesia locale o con sedazione leggera non dovrebbe mai essere eseguita in uno studio medico non attrezzato per le emergenze. La mancanza di un anestesista e di attrezzature di rianimazione rappresentano un rischio enorme. La tragedia ci ricorda anche che, al di là della tecnica chirurgica, è fondamentale considerare i rischi anestesiologici e le complicazioni possibili. Per esempio, un sovradosaggio di anestetici può causare tossicità grave, e l’assenza di protocolli di emergenza può essere fatale. Purtroppo, sembra (ma è ancora tutto da verificare) che in questo caso ci sia stato un trasferimento tardivo della paziente in ospedale, e questo potrebbe aver aggravato la situazione. La gestione tempestiva delle complicazioni è cruciale.
Cosa direbbe ai giovani attratti dai video sui social che decidono di sottoporsi a interventi estetici senza informarsi adeguatamente?
La banalizzazione degli interventi estetici sui social è un problema serio. I giovani devono capire che il numero di follower di un medico non garantisce la sua competenza. Consiglio di affidarsi a specialisti riconosciuti da società mediche ufficiali come Sicpre, Sime o Agorà, e di fare sempre una consulenza approfondita, verificando i presidi di sicurezza e l’esperienza del medico. Mai combinare interventi chirurgici con trattamenti estetici nello stesso momento, come una rinoplastica con un filler: aumenta enormemente il rischio di complicazioni. Se un medico propone qualcosa del genere, è meglio cambiare strada. Infine, i genitori dovrebbero accompagnare i figli in questo percorso, per aiutarli a scegliere con consapevolezza e per evitare decisioni avventate che possono portare a esiti tragici.