Il Nucleare come necessità per il futuro produttivo italiano, gli accordi Cop29 e l’autonomia guardando al futuro, sono i temi trattati dal ministro per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin, durante il suo intervento alla XXIV edizione di Italia Direzione Nord, kermesse politica promossa da Fondazione Stelline, il 25 novembre presso Triennale Milano. Dopo il ministro, sul tema sono intervenuti anche Stefano Besseghini, presidente Arera, Giancarlo Tancredi, assessore alla Rigenerazione urbana del Comune di Milano, Regina De Albertis, presidente Assimpredil Ance, Marcello Milani, amministratore delegato Amsa, Giovanni Brianza, amministratore delegato Edison Next, Emanuela Trentin, amministratore delegato Siram Veolia, Francesco Mascolo, amministratore delegato MM spa, Yuri Santagostino, presidente gruppo Cap, Paolo Giarda, responsabile relazioni istituzionali Carbotermo, Andrea Vecci, direttore Impact, Sustainability & Communication Redo sgr.
Pichetto Fratin: “Un disegno di legge per produrre con energia nucleare in Italia”
“Presento un disegno di legge per definire il quadro giuridico del futuro e creare le condizioni perché in Italia si possa produrre con energia nucleare, sia essa da fissione che da fusione. Il piano sarà da consegnare a chi potrà produrre, pubblico e/o privato che sia – ha detto il ministro Pichetto Frain parlando del nucleare – credo sia dovere del Governo creare le condizioni per chi governerà tra cinque, sette o dieci anni e perché non debba dire che non si può fare perché manca l’ente certificatore. Il dibattito lo lasciamo sul piano ideologico e scientifico, dove ci sarà anche chi è pro-fissione di ultima generazione e chi ritiene che sia da prendere in considerazione solo la fusione, sarà in quel momento che ci sarà il dibattito”.
Parlando di autonomia regionale, per quanto riguarda la decarbonizzazione, su cui sono tutti apparentemente d’accordo, il ministro per l’Ambiente ha detto che “si potrebbe parlare di venti realtà con criticità diverse e in questo caso non è una competizione positiva per il Paese. L’autonomia deve avere delle regole, ecco perché le discussioni dei così detti livelli essenziali, che dovrebbero stabilire un freno alle eccessive divaricazioni, non si può sul fronte delle aree idonee mettere tutto e dove non ci sono mettere niente”. Fratin ha poi aggiunto, “non si può dire ‘l’energia è sufficiente alla mia Regione’, visto che l’Italia ha vissuto con l’idroelettrico per anni che arrivava dalla fascia prealpina, perché allora tutto il resto del Paese avrebbe dovuto rimanere senza energia elettrica. Autonomia significa competizione guardando avanti e non indietro”.
Besseghini (Arera): “Fondamentale continuare a investire nelle rinnovabili”
Stefano Besseghini, presidente Arera, ha spiegato: “Il gas rappresenta ancora il 60% della generazione elettrica del Paese, ed è il principale fattore che determina il costo dell’energia elettrica”. “Abbiamo reagito con una rapidità straordinaria: in pochissimo tempo abbiamo attivato un rigassificatore, raggiungendo tempi di realizzazione comparabili a quelli tedeschi. Nessuno avrebbe scommesso su questo risultato. Attenzione, però: la velocità di esecuzione non deve farci pensare che i problemi siano risolti. I mercati sono ancora tesi e delicati. È fondamentale continuare a investire nelle rinnovabili. Non solo permettono di abbassare i costi, ma portano con sé investimenti aggiuntivi, come quelli per infrastrutture di rete e sistemi di stoccaggio. Guardando al Paese con una visione trasversale, vediamo che dove i cittadini godono di servizi migliori, c’è stata una maggiore capacità industriale di rispondere alle necessità del territorio. Nel settore idrico, ad esempio, iniziamo a vedere un’inversione di tendenza: gli investimenti stanno riducendo le perdite di acqua”.
Tancredi: “Milano, evidente l’accelerazione dei processi di trasformazione”
Per l’assessore milanese Giancarlo Tancredi, “l’accelerazione dei processi di trasformazione della città di Milano, da un modello industriale a uno più contemporaneo, è evidente. Se guardiamo ai comuni limitrofi, vediamo che molte aree conservano ancora caratteristiche tipiche dell’era industriale. Questi comuni hanno vissuto un importante processo di rigenerazione urbana, ma ci sono ancora ampie zone industriali dismesse che necessitano di interventi di bonifica. Il sottosuolo di queste aree è spesso contaminato, con il rischio di compromettere la falda acquifera. In molte di esse, inoltre, è presente l’amianto, che rende necessari interventi di risanamento”.
L’assessore ha aggiunto: “Per accelerare questi processi, è fondamentale un riordino della legislazione, affinché comuni e regioni possano avere certezze in merito alle normative da applicare. Negli ultimi mesi, purtroppo, questo aspetto è stato messo in discussione, creando incertezze che ostacolano l’attuazione di leggi e procedure chiare. Recentemente, durante un convegno, è stato sottolineato quanto sia cruciale questo aspetto. Inoltre, è fondamentale che gli enti locali non vengano depotenziati, ma siano supportati nel loro ruolo. Le città devono sviluppare politiche strutturali che includano anche aspetti culturali. È necessario avviare processi dimostrativi per cambiare i paradigmi culturali del nostro paese. I giovani, in particolare, sono pronti ad ascoltare e a contribuire al cambiamento. Le politiche strutturali non riguardano solo lo sviluppo urbano, ma anche la mobilità. Gli investimenti in questo settore sono cruciali, e negli ultimi anni abbiamo fatto importanti passi avanti. Nonostante un bilancio precario, stiamo investendo, insieme alla Regione, nelle linee metropolitane. Le Linee 4 e 5 sono state potenziate e rese più efficienti. Inoltre, stiamo investendo in una rete di trasporto pubblico più vasta e sostenibile, con l’obiettivo di renderla più accessibile. Milano ha anche sviluppato una rete di 300 km di piste ciclabili, contribuendo a migliorare la sostenibilità ambientale della città”.
De Albertis: “Sostenibilità: non una opportunità ma un fatto necessario”
“La sostenibilità non è solo un’opportunità, ma una necessità. Io rappresento il settore delle costruzioni, che è uno dei principali attori, nonostante possa essere in opposizione rispetto a un modello diverso”. E’ il pensiero di Regina De Albertis, presidente Assimpredil Ance. “Oltre a dare un contributo fondamentale, siamo il principale attore nella transizione con il settore edilizio, perché realizziamo infrastrutture. Il territorio diventa più connesso, sia all’interno che all’esterno, rendendo la zona più competitiva. Dobbiamo preparare il mondo del domani, dove la sostenibilità deve essere al centro della cultura di ogni imprenditore. Abbiamo un codice di condotta con otto impegni all’interno del cantiere, oltre al lavoro sul manufatto, che deve essere realizzato e deve rispettare criteri di sostenibilità. Il codice di condotta riguarda la sostenibilità, quindi ci sono aspetti specifici come il risparmio energetico, la decarbonizzazione, la sicurezza sul lavoro e l’eliminazione del dumping contrattuale”
De Albertis ha aggiunto: “Ci sono tre livelli scalabili da dover raggiungere, poiché il settore delle costruzioni è rappresentato da una vasta gamma di dimensioni, come le piccole e medie imprese, che consentono a ciascuna di intraprendere il percorso della sostenibilità. Abbiamo stretto importanti accordi con le stazioni appaltanti più rilevanti, perché è fondamentale che il codice di condotta venga inserito nei bandi di gara, affinché la cultura della sostenibilità si diffonda anche nei nostri territori, come Milano, Lodi e Monza Brianza, ma anche in altre realtà come Treviso, Venezia, Cremona e Bari, per replicare il codice e creare qualcosa che abbia valore”.
Milani (Amsa): “Italia prima in Europa per percentuale di raccolta differenziata”
“L’Italia è al primo posto in Europa per percentuale di raccolta differenziata, grazie allo sforzo dei cittadini, che separano i rifiuti in cinque frazioni, e al nostro lavoro logistico”. Lo ha detto Marcello Milani, amministratore delegato Amsa. “In Lombardia, grazie agli impianti di A2A, trattiamo carta, plastica, vetro e altri materiali differenziati. I rifiuti non differenziabili, invece, li trasformiamo in energia termica o elettrica. Fortunatamente, in Lombardia possiamo chiudere il ciclo dei rifiuti grazie al nostro impianto di Silla, che trasforma ciò che non può essere differenziato in energia. Questo è fondamentale per il nostro sistema”
Brianza (Edison Next) e l’obsolescenza del patrimonio edilizio scolastico italiano
“Il patrimonio edilizio scolastico italiano è obsoleto: abbiamo 24 mila edifici di scuole elementari e medie, con un’età media di 56 anni. Al Nord l’età media sale addirittura a 68 anni”, ha detto Giovanni Brianza, ad di Edison Next. “Le carenze strutturali sono evidenti: solo il 43% degli edifici ha una palestra, il 36% una mensa e appena il 27% aule polifunzionali. Per rinnovare le scuole servono investimenti ingenti: 4 miliardi di euro per migliorare le infrastrutture di base e 13 miliardi per l’efficientamento energetico, che consentirebbe di ridurre la bolletta del 25%”. Però, è difficile coinvolgere i privati, perché la scuola è aperta solo il 20% del tempo annuo. Questo rende difficile recuperare l’investimento, a differenza di quanto avviene, ad esempio, negli ospedali. Bisogna evolvere: la sostenibilità ambientale deve andare di pari passo con quella sociale”
Giarda (Carbotermo): “Uscire dalla logica del rifiuto: i materiali sono una risorsa”
“La biomassa è composta da materiali di origine vegetale o animale derivanti dall’attività agricola. Se interrati o lasciati nei boschi, rilasciano la stessa quantità di anidride carbonica che verrebbero emessa bruciandoli. La Regione Lombardia ha fatto un passo avanti, classificando potature e sfalci come sottoprodotti e non più come rifiuti. In ogni caso, la normativa rimane frammentata. Dobbiamo uscire dalla logica del rifiuto. Questi materiali sono una risorsa che, se sfruttata, elimina i costi di smaltimento e crea valore”
Trentin (Siram Veolia): “Il 95% dei cittadini ha elevata consapevolezza sulla sostenibilità”
“Vogliamo testare il livello di consapevolezza e le leve di azione delle persone riguardo alla sostenibilità. Abbiamo intervistato 30.000 persone a livello globale, con un focus specifico sull’Italia, e i dati ci confortano: circa il 95% delle persone ha una consapevolezza elevata in merito alla sostenibilità”. Lo ha detto Emanuela Trentin, ad Siram Veolia. “Sebbene il tema sia ampiamente discusso, a volte viene abusato il termine ‘sostenibilità’. Il 73% delle persone si sente esposto e fragile rispetto a questi temi, specialmente alla luce degli impatti climatici visibili. La sostenibilità è percepita come una questione ad alto rischio. In Italia, otto persone su dieci dichiarano di essere disposte a investire per ottenere energia più pulita, e nove su dieci considerano la sostenibilità come un’azione necessaria per un mondo più pulito. Si tratta di una questione di azione collettiva”.
Mascolo (MM spa): “I cittadini chiedono facilità di spostamento”
“I trend di spostamento indicano che i cittadini vogliono vivere in luoghi dove le infrastrutture consentano loro di spostarsi facilmente”. Lo ha detto Francesco Mascolo, ad MM spa. “Questo ha avuto un impatto sulla cementificazione, sull’urbanizzazione e sull’equilibrio dell’ecosistema. È necessario definire una strategia per garantire che la sicurezza dei cittadini venga preservata. A Milano, l’acquedotto ha ampliato il suo perimetro e ha coinvolto consulenti più esperti per adattarsi al cambiamento climatico. Milano, infatti, era stata oggetto di circa 70 esondazioni in poco più di vent’anni a causa del fiume Seveso”.
“In collaborazione con altri comuni, Milano ha realizzato un piano che prevede la costruzione di quattro vasche di laminazione per proteggere la città dalle esondazioni. Già dal primo anno di attivazione, queste vasche hanno salvato la città da cinque esondazioni del Seveso. Inoltre, favoriscono anche la fauna locale”
Santagostino (Gruppo Cap) su cambiamenti climatici e futuro delle città
Yuri Santagostino, presidente del Gruppo Cap, ha detto: “Le città non stanno cambiando, sono già cambiate, e i cambiamenti climatici lo dimostrano chiaramente. Quando ero amministratore locale, trent’anni fa, piantare un albero non richiedeva di pensare a un impianto di irrigazione: si accettava che l’albero potesse essere ripiantato nel giro di un anno. Oggi, invece, questa mentalità non è più sostenibile. In collaborazione con Regione Lombardia, abbiamo avviato progetti innovativi per la gestione delle risorse idriche, spostando competenze che prima erano comunali, come la pulizia dei pozzetti, verso una gestione più centralizzata e strutturata. I comuni vivono grandi difficoltà, ed è nostro compito supportarli con strumenti e risorse adeguati. Il progetto Città Spugna, finanziato dal Pnrr, mira a migliorare la gestione delle acque piovane su scala metropolitana, con l’obiettivo di realizzare 90 interventi entro il 2026. Vogliamo ridurre l’impermeabilizzazione del suolo per rendere le città più resilienti ai cambiamenti climatici e alle sfide ambientali del futuro”
Vecci (Redo Sgr): “Estendere l’housing sociale in Lombardia”
“Abbiamo avviato importanti progetti di housing sociale a Milano, con l’obiettivo di estendere questa esperienza a tutta la Lombardia. Ci rivolgiamo a chi ha difficoltà ad accedere a una casa e stiamo lavorando per rispondere non solo al bisogno abitativo, ma anche alle esigenze più ampie delle comunità”, ha detto Andrea Vecci, responsabile sostenibilità, impatti sociali e ambientali di Redo Sgr.
“Il nostro obiettivo è rigenerare e reinventare le città, con una visione a lungo termine. Spesso, quando si avvia un progetto, ci si concentra solo sulle migliori soluzioni immediate. Noi, invece, pensiamo anche a come queste soluzioni influenzeranno la vita urbana nei prossimi 50 anni. Abbiamo un obiettivo ambizioso: neutralizzare 315 mila tonnellate di CO2 entro mezzo secolo. Per farlo, stiamo investendo in tecnologie sostenibili e nell’innovazione edilizia, puntando su materiali avanzati e sistemi energetici efficienti. Solo con un approccio integrato e visionario potremo affrontare le sfide ambientali e sociali del nostro tempo”
La 24esima edizione di Italia Direzione Nord
La XXIV Edizione della manifestazione, che gode del patrocinio del Consiglio Regionale della Lombardia, del Comune di Milano, di Assolombarda, di Confcommercio Milano Lodi Monza e Brianza e di Confartigianato Lombardia. L’iniziativa vanta il contributo di Fondazione Cariplo, Istituto per il Credito Sportivo e Culturale, e Compagnia delle Opere. Italia Direzione Nord è in programma dalle 09:30 alle 20:00 presso la sede di Triennale in viale Emilio Alemagna 6 a Milano.