“E’ importantissimo coinvolgere le associazioni di pazienti, che sono i veri termometri sul territorio dei servizi. Chi meglio di chi vive direttamente all’interno degli ospedali può essere portavoce delle carenze e delle necessità esistenti? Basterebbe, dunque, che il paziente fosse seduto sui tavoli decisionali. Esiste già un piano oncologico, bisogna solo avere il coraggio di applicarlo. Le regioni hanno già l’autonomia sulla sanità e bisogna che loro facciano qualcosa per garantire la salute dei cittadini”. Lo ha affermato Anna Maria Mancuso, Presidente Salute Donna Odv, a margine della 23esima edizione di Salute Direzione Nord, “La ricerca è la vera sostenibilità”.
Mancuso: “Servono percorsi ad hoc e controlli dell’applicazione del piano oncologico”
“Comprendere i bisogni dei pazienti e saperli ascoltare significa creare servizi ad hoc. Serve esperienza e percorsi mirati per assicurare che i pazienti oncologici abbiano un accesso uniforme ed equo alle cure su tutto il territorio nazionale”, ha affermato Anna Maria Mancuso. “Con Salute Donna abbiamo istituito due intergruppi parlamentari dove hanno aderito più di 150 deputati. Ci sono 150 interlocutori con i quali comunichiamo quasi giornalmente, portando a loro le esigenze dei pazienti. Qualche risultato lo abbiamo ottenuto, tipo il fondo per i farmaci innovativi”.
“Inoltre – ha proseguito Mancuso – siamo riusciti a portare due disegni di legge che a breve dovrebbero andare in discussione, riguardanti proprio l’importanza del ruolo delle associazioni di pazienti e la loro inclusione nei tavoli decisionali. Bisogna mettere in atto il piano oncologico, finalmente rivisto e rivisitato. Le leggi ci sono dunque, ma bisogna andare a controllare se e come vengono applicate all’interno degli ospedali. Ed è proprio quello che Salute Donna in quanto associazione di pazienti fa, cercando di capire anche le performance a livello regionale”.
SDN, il panel “Territorio e medicina nucleare: le nuove frontiere in Oncologia”
Territorio e medicina nucleare, queste le nuove frontiere in oncologia. Anche di questo importante tema si è discusso durante la 23esima edizione di Salute Direzione Nord, evento promosso dalla Fondazione Stelline e organizzato da Inrete. La manifestazione, tenutasi il 24 giugno presso il 39° Belvedere di Palazzo Lombardia, ha goduto del patronato di Regione Lombardia e del patrocinio del Comune di Milano. Oltre 60 relatori si sono alternati, tra i quali i ministri Orazio Schillaci, Andrea Abodi, Giuseppe Valditara, Alessandra Locatelli, il governatore lombardo Attilio Fontana e il presidente di Aifa Robert Nisticò.
Nel panel delle 15, dal titolo “Territorio e medicina nucleare: le nuove frontiere in oncologia”, oltre a Mancuso, sono intervenuti Elena Murelli, senatrice della Commissione 10° Affari sociali, Pierpaolo Sileri, dell’unità di chirurgia colonproctologica e malattie infiammatorie croniche intestinali, Irccs Ospedale San Raffaele, Alessandro Stecco, primario di radiologia presso l’ospedale Sant’Andrea di Vercelli – Università degli studi del Piemonte Orientale, Massimo Falconi, direttore del Pancreas center, Irccs Ospedale San Raffaele, William Vaccani, GM Italia, Malta & Israele GE HealthCare Pharmaceutical Diagnostics.