”Abbiamo bisogno del contributo dell’energia programmabile per bilanciare la grande crescita delle rinnovabili. All’orizzonte del 2050 prevediamo un sistema che abbia un 80% di produzione rinnovabile, più del doppio rispetto alla produzione attuale, quindi un grande incremento e grandi investimenti concentrati.” Così Nicola Monti, Amministratore Delegato Edison, tra i relatori della XXI edizione di Italia Direzione Nord, svoltasi il 27 novembre al Palazzo delle Stelline di Milano. Monti ha partecipato al panel dedicato a “Indipendenza energetica, il ruolo del nucleare.”, assieme a Matteo Salvini, Vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Stefano Monti, Presidente Associazione Italiana Nucleare, Luca Squeri, Segretario della X Commissione presso la Camera dei Deputati, Riccardo Casale, Amministratore Delegato Ansaldo Nucleare, Nicola Lanzetta, Direttore Italia Enel, Elisabeth Rizzotti, COO newcleo.
Monti “Alimentare l’industria con una energia sempre disponibile e con costi competitivi”
Monti ha proseguito: ”Il nucleare rappresenta una delle soluzioni possibili, l’altra soluzione possibile è quella di avere dei cicli combinati che funzionano ancora a gas, con dei progetti di sequestro e cattura della co2 a valle. Io credo che una composizione di queste due componenti, magari un 10% di rinnovabile, un 10 % di nucleare che si può tradurre in quelli che noi definiamo ‘small modular reactor’ quindi tra 15 e 20, piccoli impianti di una taglia tra i 300 e 400 mgwatt, all’orizzonte del 2050, sia una delle soluzioni adeguate proprio per darci affidabilità e programmabilità sulla fornitura di energia elettrica.’’