Il panel “Silver economy: la longevità come risorsa”, svoltosi durante la XXIV edizione della rassegna Italia Direzione Nord, ha approfondito il tema della rapida crescita della popolazione anziana in Italia, con il 25% degli over 65 nel 2023, destinato a salire al 33% entro il 2050. Al dibattito hanno partecipato Emanuele Monti (Presidente Commissione IX Sostenibilità sociale, casa e famiglia), Annarosa Racca (Presidente Federfarma Lombardia), Adele Patrini (Presidente Associazione C.A.O.S), Fulvia Filippini (Direttore Public Affairs, Pharma e vaccines & Global Public Affairs Startegic Projects, Sanofi Italia), Luca Degani (Presidente UNEBA Lombardia) e Maurizio De Palma (Ceo Cocooners).
Il panel è stato introdotto da un intervento di Marina Elvira Calderone, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali.
I relatori hanno affrontato vari temi legati all’investimento nell’invecchiamento sano, il quale non solo migliora la salute degli anziani, ma rappresenta anche una risorsa economica strategica per il Paese, alleggerendo il sistema previdenziale e riducendo i costi sanitari. Secondo l’OCSE, promuovere l’invecchiamento attivo può migliorare la qualità della vita e ridurre i costi legati alle cure. In particolare, è fondamentale incrementare l’attività fisica (solo il 19% degli italiani segue i livelli raccomandati dall’OMS), ridurre la cronicità e prevenire la non autosufficienza.
Emanuele Monti e il ruolo di Regione Lombardia nella transizione demografica
Emanuele Monti, Presidente Commissione IX Sostenibilità sociale, casa e famiglia, ha dato il via al dibattito sottolineando l’importanza di un cambio di paradigma che la Regione Lombardia ha già avviato, modificando il proprio statuto dopo 20 anni. Ha posto l’accento sulla transizione demografica, definita un “convitato di pietra” spesso trascurato rispetto a quella energetica. Monti ha ricordato che l’invecchiamento della popolazione è ormai un fenomeno determinante, richiedendo una revisione del sistema sanitario e previdenziale, che non può più fare affidamento solo sul “sistema pubblico e out of pocket”, ma necessita di un “terra di mezzo” con sgravi e incentivi.
Un altro punto centrale è stato l’inclusione degli anziani nella società. “L’anziano non può diventare un corpo estraneo”, ma deve essere parte attiva della comunità. Monti ha anche trattato il tema delle demenze, in particolare dell’Alzheimer, sollecitando un approccio strutturato simile a quello per le malattie oncologiche, ma evidenziando la mancanza di una cabina di regia per la gestione delle cure, che comporta un impatto economico significativo per le famiglie. Un tema che “già oggi ci sta colpendo e che in futuro diventerà ancora più cruciale”.
Annarosa Racca (Federfarma Lombardia) e la funzione fondamentale delle farmacie
Annarosa Racca, Presidente di Federfarma Lombardia, ha sottolineato l’importanza delle farmacie come presidi di prossimità sociale. “La farmacia non distribuisce solo farmaci”, ha detto, ma risponde anche ai bisogni di informazione e supporto, soprattutto per gli anziani. Ha evidenziato il crescente ruolo delle farmacie nella prevenzione, citando iniziative come gli screening per tumori e le vaccinazioni, dove le farmacie hanno superato i numeri dei medici di medicina generale. Racca ha parlato anche della telemedicina, con 100.000 prestazioni l’anno scorso in Lombardia, e delle iniziative sociali, come quella con la Fondazione Rava contro la violenza sulle donne.
Adele Patrini (Associazione C.A.O.S) e “la medicina del dialogo”
Adele Patrini, Presidente Associazione C.A.O.S., ha evidenziato la necessità di un approccio umano e di vicinanza per le donne che affrontano il tumore al seno, in particolare quelle in età matura. Ha enfatizzato che una cura integrata e multidisciplinare—come quella delle Breast Unit—può aumentare del 20% le probabilità di guarigione, grazie a un lavoro collettivo tra medici, infermieri e psicologi. Patrini ha anche parlato del valore della prevenzione, che oggi consente tassi di guarigione superiori al 95%, e ha citato Umberto Veronesi, il quale affermava che il tumore al seno è passato da “un destino ineluttabile a una scelta possibile”. “Le comunità muovono le montagne”, ha detto, citando il potere collettivo nel promuovere la cultura della prevenzione. Ha anche evidenziato il ruolo delle associazioni, con iniziative come open day nelle Breast Unit per sensibilizzare la popolazione.
Patrini ha ribadito che oggi la medicina deve essere “medicina del dialogo”, con un rapporto paritario tra medico e paziente. Ha fatto anche un appello a una comunicazione sociale rinnovata: “Le parole non fotografano la realtà, ma la determinano”, ha detto, sollecitando un cambiamento nel linguaggio con cui la società si approccia al cancro.
Fulvia Filippini (Sanofi) e l’importanza di prevenzione e vaccinazioni
Per Fulvia Filippini, responsabile degli affari pubblici di Sanofi, la pandemia ha dimostrato come la salute sia un tema non solo sanitario, ma anche sociale. “La salute è ricchezza”, ha dichiarato, ribadendo che, sebbene ci siano stati progressi, “c’è ancora molto da fare”.
Ha quindi parlato della Silver Economy, evidenziando l’importanza di un lavoro di squadra tra aziende, istituzioni e società scientifiche per affrontare la transizione demografica: “Solo lavorando insieme possiamo cogliere le opportunità che derivano dal cambiamento demografico”, ha affermato.
Filippini si è poi soffermata sulla prevenzione, soprattutto in relazione alle vaccinazioni, anche sotto il profilo socioeconomico. “Ogni euro investito nella vaccinazione antinfluenzale porta un ritorno economico di 18 euro – ha dichiarato –. Un anziano in buona salute è un anziano che consuma e genera ricchezza”.
Infine, ha trattato la governance, evidenziando le disuguaglianze regionali nel sistema sanitario italiano. “Regione Lombardia ha fatto un ottimo lavoro per la vaccinazione degli anziani, ma in altre regioni ci sono ancora delle difficoltà”, ha osservato, auspicando che i modelli virtuosi possano diventare esempi da seguire. Ha concluso ribadendo l’importanza della collaborazione pubblico-privato: “Le aziende farmaceutiche sviluppano soluzioni, ma è necessario che il sistema sanitario sia pronto a distribuirle”, ha affermato, enfatizzando il ruolo fondamentale di farmacie, società scientifiche e associazioni di pazienti nel rispondere alle esigenze dei cittadini.
Luca Degani (UNEBA Lombardia) sulla necessità di riforme nel welfare
Luca Degani, presidente di UNEBA Lombardia, ha aperto il suo intervento riflettendo sul concetto di vicinanza tra le persone, sottolineando che anche le aziende farmaceutiche devono diventare “persone” nel loro approccio alla società. Ha evidenziato come l’invecchiamento della popolazione renda insostenibile delegare interamente al sistema pubblico la cura delle persone fragili, poiché “la fragilità sta crescendo più della capacità produttiva della popolazione”.
Degani ha anche ricordato come, grazie ai progressi nelle terapie, agli anticorpi monoclonali, malattie una volta incurabili siano ora trattabili, prolungando la vita. Ha parlato della solidarietà familiare come elemento cruciale nella cura degli anziani, ma ha sottolineato come il cambiamento delle strutture familiari e la diminuzione dei figli influenzino la qualità della vita degli over 65.
Un altro tema fondamentale per Degani è la necessità di un nuovo approccio alla presa in carico degli anziani, con l’introduzione di assicurazioni collettive e investimenti nella sanità domiciliare. Ha criticato l’approccio italiano, focalizzato solo sulla tutela fiscale in base al reddito, suggerendo che bisognerebbe anche considerare “il patrimonio immobiliare delle persone anziane”. Ha concluso con una provocazione, invitando a rivedere anche il settore del risparmio e della proprietà immobiliare per sostenere un sistema di welfare per la società che invecchia.
Maurizio De Palma (Cocooners) sulla longevità come opportunità
Maurizio De Palma, ha parlato di Cocooners, piattaforma di cui lui è Ceo e co-founder, che affronta la longevità come una sfida strutturale, paragonabile a fenomeni globali come il cambiamento climatico. Ha sottolineato che “la longevità non è un fenomeno temporaneo, ma un cambiamento permanente che richiede politiche a lungo termine”, criticando soluzioni come i bonus natalità.
Ha messo in luce il problema della solitudine, che è “la pandemia attuale”, e ha spiegato come la prevenzione sanitaria in Italia sia troppo trascurata, con solo il 2-3% della spesa destinata alla prevenzione, nonostante i grandi risparmi che potrebbe portare. “Ogni euro speso in prevenzione genera un ritorno maggiore”, ha dichiarato.
De Palma ha poi parlato dell’importanza di valorizzare il lavoro senior, evidenziando che l’uscita dal mercato del lavoro avviene troppo presto, con gravi conseguenze sul sistema pensionistico. “Se non valorizziamo il lavoro senior, rischiamo il collasso del sistema pensionistico”, ha avvertito. Ha anche menzionato innovazioni assicurative, come quelle negli Stati Uniti, che collegano i primi assicurativi allo stile di vita.
Infine, ha suggerito che il welfare aziendale deve includere anche il supporto ai caregiver familiari. “Le aziende devono creare politiche che supportano l’intergenerazionalità e la cura degli anziani”, ha concluso, auspicando un approccio integrato per affrontare la longevità come un’opportunità e non come un peso.