“Ci dovrà essere un ripensamento sul significato e sul ruolo, all’interno dell’intero anno scolastico, del voto di condotta“. Lo ha spiegato il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara intervenendo alla 20esima edizione di Futuro Direzione Nord presso la Fondazione Stelline a Milano. L’iniziativa è stata organizzata da Fondazione Stelline insieme a Inrete e all’Associazione Italiastatodidiritto con il contributo di Regione Lombardia e il patrocinio del Comune di Milano.
“Siccome il caso di Rovigo mi ha perplesso – ha aggiunto il ministro – ho mandato un’ispezione, vogliamo capire che margini di manovra può avere il ministero. Ma non basta mandare gli ispettori, interverremo anche sul voto di condotta”.
Valditara: “Nei casi di grave aggressione, lo Stato si costituisca parte civile”
Valditara ha parlato anche della vicenda di Abbiategrasso “Abbiamo previsto la difesa legale e abbiamo diverse richieste di attivazione dell’avvocatura dello stato. Chi e’ aggredito potra’ utilizzarla. Nei casi piu’ gravi e se c’e’ coscienza e volonta’ ci sara’ anche lo stato che si costituira’ parte civile“.
Parlando del ricorso fatto dalla famiglia contro la bocciatura dello studente, che aveva accoltellato una professoressa, il ministro ha risposto: “Ero andato il giorno stesso a trovare la professoressa, mi ero accertato delle sue condizioni di salute e avevo espresso solidarieta’. Finalmente c’e’ una statistica del personale della scuola aggredito, quindi noi siamo in grado di sapere ogni mese quanti vengono aggrediti”. Inoltre “agli insegnanti verra’ garantita l’assicurazione contro gli infortuni che era preclusa al personale della scuola ed e’ invece garantita a tutto il pubblico impiego, e’ un gesto di attenzione”.
Valditara: “L’istruzione tecnico-professionale diventi un canale formativo di serie A”
“Una delle svolte decisive che stiamo cercando di mettere in campo è far sì che l’istruzione tecnico-professionale diventi un canale formativo di Serie A. Vi annuncio che fra non molto vareremo una riforma importante in questo settore” – prosegue il Ministro Valditara – “Mi sono confrontato con Regioni, sindacati, parti sociali e associazioni di categoria – ha fatto sapere il ministro -. Stiamo costruendo un consenso trasversale molto ampio. A parte qualche posizione estrema critica, il consenso è traversale geograficamente e in alcuni casi anche politicamente”.
Secondo Valditara, “una grande riforma dell’istruzione tecnico-professionale è quello che ci serve per dare una chance a tanti ragazzi”, perché “quando leggo i dati di Unioncamere di 1,2 milioni posti di lavoro che non vengono coperti per mancanza di qualifiche corrispondenti dico che è un crimine e un delitto nei confronti di 1,2 milioni di ragazzi che non riescono a trovare lavoro”. Ma dall’altra parte “anche nei confronti del mondo dell’impresa – ha concluso – perché perde competitività”.