Spulciando tra gli ultimi casi di cronaca, in Italia se ne conta uno che riguarda la fauna. In Abruzzo dei lupi sono stati avvelenati. A morire anche dei grifoni, dopo aver mangiato le loro carcasse.
Si cercano adesso sia i responsabili che le esche.
Avvelenati dei lupi in Abruzzo
La mano dell’uomo sulla natura non ha portato risvolti positivi e ha, anzi, causato l’estinzione di alcune specie, mentre altre sono a rischio. Gli habitat naturali si sono notevolmente ridotti e questo ha “costretto” alcuni animali a spingersi verso le città e a nutrirsi di ciò che trovano.
In Abruzzo si è verificato uno spiacevole episodio, visto che molti lupi sono stati avvelenati. A perdere la vita anche alcuni esemplari di grifoni, i quali si sono nutriti delle carcasse, subendo la stessa sorte. A lavorare al caso sono i carabinieri forestali che stanno perlustrando l’area colpita, ovvero “Olmo di Bobbi – Monte La Selva”, nei dintorni di Cocullo (presso L’Aquila), luogo in cui sono stati scorti esemplari di grifoni e lupi. Un caso non isolato, dato che si registrano uccisioni da circa due settimane. I lupi si sono nutriti di cibo avvelenato, gli uccelli ne hanno mangiato le carcasse, morendo.
Si tratta di un evento da non sottovalutare e ignorare e infatti la regione ha messo in campo tutte le forze possibili. Impegnati in questo lavoro ci sono: i carabinieri forestali di Scanno, della stazione Parco di Villetta Barrea e della stazione Parco di Pescasseroli con l’aiuto dell’Unità cinofila antiveleno del Reparto carabinieri Parco di Pescasseroli e dell’Unità cinofila antiveleno del Reparto carabinieri Parco di Assergi, con i cani Kenia, India e Noche, di razza Pastore Belga Malinois.
Il primo passo è quello di trovare le “esche” utilizzate per uccidere i lupi, cercando di toglierne il più possibile e trovare i responsabili. Un’indagine che potrebbe richiedere tempo.
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