Allerta meteo 18 gennaio 2023: per il secondo giorno consecutivo il maltempo si abbatte sull’Italia. La Protezione Civile ha diramato un avviso con le regioni a rischio con le possibili conseguenze zona per zona.
Allerta meteo 18 gennaio, secondo giorno di maltempo
Dopo l’allerta meteo di martedì 17 gennaio, ecco che il maltempo si abbatte sull’Italia anche nella giornata di mercoledì 18 gennaio. La Protezione Civile ha diramato un avviso e un bollettino. “Venti da forti a burrasca, dai quadranti occidentali su Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia, con rinforzi fino a burrasca forte lungo i rilievi. Attenzione alle forti mareggiate lungo le coste esposte. Dalle prime ore mercoledì 18 gennaio si prevedono nevicate, a quote al di sopra di 600-800 metri su Sardegna, Toscana e Umbria, con apporti al suolo da deboli a moderati. Nevicate a quote 1000-1200 m, in abbassamento fino a 600-800 m, su Lazio, Abruzzo e Molise, con apporti al suolo da deboli a moderate, fino ad abbondanti alle quote superiori di Lazio orientale e Abruzzo occidentale”.
Ecco su quali regioni
La Protezione Civile come sempre elenca le regioni più a rischio ed evidenzia i possibili rischi. “Sulla base dei fenomeni meteo previsti e in atto è stata valutata per domani, mercoledì 18 gennaio, allerta arancione su Campania e su parte di Calabria, Molise e Basilicata. È stata inoltre valutata allerta gialla su Toscana, Umbria, Marche e parte di Lazio, Sardegna, Molise, Basilicata e Calabria.
Il quadro meteorologico e delle criticità previste sull’Italia è aggiornato quotidianamente in base alle nuove previsioni e all’evolversi dei fenomeni, ed è disponibile sul sito del Dipartimento della Protezione Civile (www.protezionecivile.gov.it), insieme alle norme generali di comportamento da tenere in caso di maltempo. Le informazioni sui livelli di allerta regionali, sulle criticità specifiche che potrebbero riguardare i singoli territori e sulle azioni di prevenzione adottate sono gestite dalle strutture territoriali di protezione civile, in contatto con le quali il Dipartimento seguirà l’evolversi della situazione”.