Amanda Knox, 34 anni, racconta in una nuova puntata del suo podcast la terribile esperienza dell’aborto vissuta durante la pandemia e si chiede: “Mi è successo qualcosa mentre ero in Italia?“.
Amanda Knox parla del dolore per l’aborto
I medici le avevano consigliato di assumere delle pillole per indurre l’aborto, dopo la straziante scoperta che il feto non aveva più battito cardiaco e non stava crescendo. “Sono andata in bagno a prendere le pillole e poi mi sono semplicemente sdraiata sul letto e ho aspettato che succedesse qualcosa“, ha raccontato.
“Ero confusa, possibile che il mio corpo non sapesse di questo aborto spontaneo?“. Poi ha aggiunto: “Ci è voluta circa mezz’ora prima che sentissi qualcosa. Un dolore addominale come non ho mai provato prima. Stavo tremando. Alla fine non ce la facevo più, ho avuto bisogno delle pillole. Ne ho prese un po’ e dopo mezz’ora sono stata meglio”.
Suo marito, Christopher Robinson, ha raccontato di averla trovata “distrutta dal dolore” nella loro camera da letto. “Per due giorni ho partorito sangue ogni volta che andavo in bagno, batuffoli di sangue“, ha detto la Knox in lacrime.
Amanda Knox, cosa è successo in Italia?
Amanda Knox si è chiesta se in Italia possa essere successo qualcosa che le ha causato problemi di fertilità o se sia semplicemente troppo avanti con l’età: «Ho degli ovuli difettosi e non l’ho mai saputo? Sono davvero troppo vecchia? Mi è successo qualcosa mentre ero in Italia?».
La Knox ha trascorso quattro anni della sua vita in carcere in Italia per l’omicidio, nel 2007, di Meredith Kercher, da cui è poi stata assolta. Ora le sorge il dubbio che l’aborto abbia avuto a che fare proprio con la terribile esperienza vissuta in Italia, di cui ha riportato le memorie nel libro Waiting to be Heard: A Memoir, pubblicato nel 2013.