Ambrogino d’oro a Pucci, non si spengono le polemiche a Milano. A far riesplodere il caso è stato nella seduta del consiglio comunale di giovedì 16 novembre il sindaco Beppe Sala, che ha parlato di “logiche clientelari” nella scelta dei nomi a cui consegnare l’Onorificenza. Il nome di Andrea Baccan, in arte Pucci, è stato proposto da Silvia Sardone della Lega. Una scelta – come altri nomi proposti dal centrodestra – certamente non gradita alla maggioranza. Ma che sta continuando a far discutere anche sui social.
Ambrogino d’Oro a Pucci, Lucarelli: “Non c’era nessuno più meritevole?”
Ma perchè quello del comico Pucci non è considerato un nome degno di ricevere l’Ambrogino? Selvaggia Lucarelli ha così sintetizzato: “Non bastavano i borseggiatori, il caro affitti, le polveri sottili, gli allagamenti, no- scrive la giornalista- ci meritavamo anche la medaglia d’oro al comico Andrea Pucci. In tutta Milano non si è trovato un cittadino più meritevole, capisco. Mi domando se sia stato premiato per i suoi raffinatissimi show o per i recenti meme sui suoi social con le foto più infelici di Elly Schlein e i commenti “Già che ci sei dentista e orecchie no? Ridicolaaaa!” o anche “Alvaro Vitali e Pippo Franco insieme”. Sarà davvero commovente assistere alla cerimonia di premiazione con Beppe Sala che si congratulerà, magari con i suoi calzini arcobaleno, consegnando il premio a colui che in un suo spettacolo si domandava se a Tommaso Zorzi il tampone per il Covid lo facessero “nel cul*”.”
Pucci e la battuta sul tampone di Zorzi
E’ in particolare la discutibile battuta su Zorzi a gettare oggi un’ombra sul nome di Pucci. Cosa disse esattamente il comico nel luglio del 2022? “I tamponi se sei fortunato te li fanno in una narice, se sei uno stronzo in due, se sei ancora più stronzo in gola, se sei Zorzi in c**lo”. Ora tra le proteste si leva anche quella dei Sentinelli di Milano, che su Instagram scrivono: “Sindaco Beppe Sala, davvero vogliamo assegnare l’Ambrogino d’oro ad un comico razzista, omofobo e misogino?? No, grazie!!!”
Sala, diritto di veto su Pucci? “Non penso, ma il consiglio rifletta”
Sala avrebbe infatti tra le sue prerogative anche il diritto di veto. Ma non pare intenzionato ad esercitarlo. Ha infatti spiegato questa mattina: “Lo posso fare ma la mia azione è anche di responsabilizzazione del consiglio. Se lo vogliono fare si prendano la responsabilità, io tanti anni sono stato zitto e adesso sentito che dovevo intervenire. Non penso di esercitare il diritto ostativo, però il Consiglio rifletta“. I cronisti gli hanno chiesto se il comico meriti o no l’Ambrogino, ha commentato: “Se questi sono i criteri la riposta è facile”. Quali criteri? Quelli da lui richiamati poco prima: “Il regolamento dice che vanno premiati coloro che con atti di coraggio o abnegazione civica abbiano giovato a Milano sia rendendone più alto il prestigio sia servendone con disinteressata dedizione le sue istituzioni”.
Pucci: “L’Ambrogino d’oro? Regalo leggerezza e spensieratezza”
E Pucci cosa dice di tutto questo clamore? Intervistato dal Corriere ha commentato: “Perchè mi attribuiscono questo premio? Perché regalo leggerezza e spensieratezza alla mia Milano da tanti anni (…) Per la comicità credo che il politically correct vada messo da parte. Se uno lo accetta bene, altrimenti è giusto che si lamenti”.