I risultati dell’autopsia di Andrea Purgatori: il giornalista aveva metastasi in tutto il corpo. Secondo i dati diffusi da Repubblica le condizioni di salute del conduttore erano già molto compromesse ai tempi della diagnosi.
Andrea Purgatori, i risultati dell’autopsia: corpo pieno di metastasi
Sono emersi nuovi dettagli sullo stato di salute del giornalista Andrea Purgatori al momento della sua morte, il 19 luglio 2023. Sono stati diffusi i primi risultati dell’autopsia, secondo i quali il conduttore aveva metastasi in tutto il corpo, sviluppatesi a partire dai polmoni. La causa della morte sarebbe un arresto cardiorespiratorio provocato da un tumore in stato avanzato ai polmoni. Secondo Repubblica, se tali informazioni venissero confermate anche dai risultati degli ultimi esami, attesi dal 6 settembre, l’inchiesta portata avanti dai familiari di Purgatori potrebbe incontrare una battuta d’arresto.
Stop all’inchiesta sulla morte? Le condizioni del giornalista
Gli inquirenti stanno al momento indagando sulla morte del giornalista, con l’ipotesi di omicidio colposo in concorso. La sua famiglia vuole infatti chiarezza sulla “correttezza delle diagnosi e delle cure apportate al loro caro, dopo solo due mesi dalla diagnosi iniziale”. Gli indagati sono due medici di una clinica di Roma Nord, dove Purgatori era in cura. Se questi primi dati dell’autopsia venissero confermati, tuttavia, l’indagine contro i medici potrebbe concludersi senza imputazioni.
Il quadro clinico di Purgatori era già gravissimo e le autorità dubitano quindi che la diagnosi, giusta o errata che fosse, avrebbe potuto cambiare la situazione in qualche modo. L’aspettativa di vita del giornalista, in quelle condizioni, sarebbe stata comunque brevissima. Secondo l’ordinamento penale, c’è infatti responsabilità dell’operatore sanitario solo in caso di condotte tali da danneggiare il paziente “con un grado di probabilità, prossimo alla certezza“.