Morte di Angus Cloud, la madre non crede al suicidio: “Non credete a quel che leggete, non è la verità”. In una commovente lettera pubblicata sui social, la donna racconta l’ultimo giorno di vita dell’attore: “Mi ha abbracciato per la buonanotte”.
Morte di Angus Cloud, la madre nega il suicidio: “Non è la verità”
La morte improvvisa di Angus Cloud lo scorso 31 luglio ha scosso il mondo della tv e del cinema. Molte testate giornalistiche hanno cominciato a speculare sulle cause della sua morte, ancora avvolte da un alone di mistero. Tra le ipotesi più accreditate ci sono quella di overdose e persino di suicidio. Nelle ultime ore la madre di Angus, Lisa Cloud McLaughlin, ha pubblicato una commovente lettera su Facebook, dove spiega di non credere che suo figlio possa essersi tolto la vita. “Molti post sui social media hanno suggerito che la sua morte sia stata intenzionale.” -ha scritto la donna nel suo post- “Voglio che sappiate che non è questa la verità”.
L’ultimo giorno dell’attore: “Pieno di gioia, mi ha abbracciato per la buonanotte”
Nella sua lunga lettera, Lisa Cloud ha raccontato l’ultimo giorno della vita di suo figlio. “Amici, voglio che sappiate che apprezzo il vostro amore per la mia famiglia in questo periodo difficile.” -scrive Lisa- “Voglio anche che sappiate che, sebbene mio figlio fosse in lutto per l’improvvisa morte di suo padre per mesotelioma, il suo ultimo giorno è stato pieno di gioia. Stava riorganizzando la sua stanza, piazzando oggetti in giro per la casa. Aveva intenzione di rimanere un po’ nella casa che amava. Ha parlato del suo intento di aiutare a provvedere alle sue sorelle al college, e anche aiutare me emotivamente e finanziariamente”.
“Non voleva porre fine alla sua vita.” -spiega nella lettera- “Quindi non credete a quello che leggete. Quando ci siamo abbracciati per la buonanotte ci siamo detti quanto ci volevamo bene e lui ha detto che mi avrebbe rivisto la mattina. Non so se o cosa possa aver messo nel suo corpo quella notte. So solo che ha messo la testa sulla scrivania dove lavorava ad un progetto artistico, si è addormentato e non si è svegliato. Scopriremo che è andato in overdose accidentalmente e tragicamente, ma è abbondantemente chiaro che non aveva intenzione di lasciare questo mondo. Le sue lotte erano reali. Ha dato e ricevuto tanto amore e sostegno le persone che amava. Il suo lavoro in Euphoria è diventato importante per la sua generazione e ha aperto una conversazione sulla compassione, la lealtà, l’accettazione e l’amore”.