Antonio Bardellino è stato uno di criminali più potenti e spietati della camorra in Campania tra gli anni 70′ e 80′. Tuttavia, intorno alla sua morte c’è mistero perché il suo corpo non è mai stato ritrovato. Intanto, uno dei suoi covi è stato ritrovato a Formia.
Antonio Bardellino è vivo? Chi è stato il boss
Antonio Bardellino è stato uno dei boss più temuti del clan dei Casalesi in Campania tra gli anni 70′ e 80′. Dalla vita di un semplice carrozziere di San Cipriano d’Aversa divenne uno dei criminali più spietati dei Nuvoletta, alleati con i siciliani Liggio e Riina. Da narcotrafficante internazionale, riuscì a prendersi una bella fetta in Campania dopo aver sconfitto i cutoliani. Secondo le versioni ufficiali (contenute nella sentenza del Processo Spartacus), sarebbe stato ucciso da Mario Iovine in Brasile per vendicare la morte del fratello, oppure su richiesta di Totò Riina per essersi rifiutato di uccidere il suo amico don Masino Buscetta. Tuttavia, il suo corpo non fu mai ritrovato, ecco perché c’è mistero intorno alla sua morte.
In un’intercettazione del 2014 a Santo Domingo tra Silvio Bardellino e Gustavo De Vita, rispettivamente fratello e figlio, spunta l’ipotesi che il boss Antonio possa essere ancora vivo, perché ad un certo punto della conversazione lo zio dice al nipote: “Saluta papà”.
Il suo covo ritrovato a Formia
Intanto nella città di Formia, nel Lazio, è stato ritrovato uno dei covi del boss dei Casalesi. Si tratta di un piccolo vano sotterraneo alto 170 centimetri in un appartamento che era appartenuto proprio al boss intorno a cui ruota un alone di mistero. La perquisizione è stata eseguita nell’ambito delle attività investigative per il tentato omicidio di Gustavo Bardellino, 43 anni, avvenuto nel febbraio 2022. Le indagini sono state coordinate dalle Direzioni Distrettuali Antimafia di Roma e Napoli.