Antonio Decaro, esponente di spicco del Partito Democratico (sindaco di Bari e presidente dell’Anci) ha rimarcato che il modo per fare autocritica nei confronti dei risultati elettorali non è un fuoco di fila contro Enrico Letta, ma contro la struttura stessa con il partito democratico. Ecco cosa ha detto.
Antonio Decaro, Pd: “Abbiamo perso, partito da rifondare”
Come commentare le elezioni politiche nazionali? Come analizzare il risultato del partito democratico? Antonio Decaro, esponente di spicco del Partito Democratico, ha fatto sapere in maniera tagliente la sua opinione. “In queste ore sarebbe troppo facile sparare a zero sul segretario nazionale del Partito Democratico – ha infatti rimarcato – e sarebbe inutile. È l’intero modello su cui il PD si fonda che va smantellato. Basta con i capi corrente che fanno e disfano le liste a propria immagine e somiglianza”.
“Basta con l’esercizio del potere per il potere”
Antonio Decaro, nell’analizzare i motivi che hanno portato a questa bruciante sconfitta, punta il dito contro la struttura stessa del Partito Democratico. “Basta con questo esercizio del potere per il potere – ha aggiunto – “e basta con l’auto–conservazione come unico scopo della politica. O saremo capaci, finalmente, di azzerare questi meccanismi perversi e di ritornare a parlare alle persone, oppure la sconfitta perpetua alle elezioni politiche sarà il nostro ineluttabile destino. In questo scenario, il risultato barese potrebbe oggi farmi pronunciare la classica frase da talk show del giorno dopo: ‘Il Pd ha retto’. Ma voi mi conoscete. Non è questo il mio stile. Non è questa la mia idea di politica. Io, come sempre, quando vi incontro per strada voglio potervi guardare negli occhi. E potervi parlare in faccia. Con il rispetto, reciproco, che tra noi c’è sempre stato”. Successivamente, poi, ha precisato a riguardo che “abbiamo perso. Ha perso il Partito Democratico. Ha perso questa coalizione di centro sinistra. Ha perso l’idea di politica e di Paese che abbiamo proposto agli italiani. Abbiamo perso. E guai se l’analisi del voto, a qualsiasi livello, non partisse da queste due parole. Saremmo di fronte all’ennesimo stratagemma retorico per provare a giustificarci falsificando la realtà. Ha vinto, invece, l’idea di Paese del centrodestra”.