Arnaldo Forlani è stato un politico italiano con una carriere ricca di incarichi istituzionali con la DC e anche qualche problema con la giustizia nel 1992 con il caso Tangentopoli e l’inchiesta Mani Pulite.
Arnaldo Forlani, chi era: vita privata e causa morte
Arnaldo Forlani è stato un politico italiano e si è spento all’età di 97 anni nella sua casa di Roma. Dopo la laurea in Giurisprudenza, la politica è diventata la sua vita. La notizia della morte di Forlani è arrivata alle agenzie dal figlio Alessandro e le cause sono stati naturali, vista anche la veneranda età.
Ai tempi della DC il suo portavoce è Pier Ferdinando Casini, futuro Presidente della Camera dei Deputati e leader dell’UDC. Casini è stato uno dei primi a ricordarlo dopo l’annuncio della sua morte: “Ha servito la politica e non se ne è mai servito. Ha avuto grandi soddisfazioni nella sua vita pubblica e altrettante amarezza. Ha affrontato il tutto con una profonda fede cristiana e una grande umanità – ha aggiunto Casini – Nei prossimi giorni ci sarà tempo per riflettere sul suo lavoro politico: europeista, atlantista ha sempre difeso con forza la collaborazione tra Dc e socialisti. È forse l’ultimo dei grandi protagonisti della Democrazia cristiana della Prima repubblica, a cui dobbiamo dire grazie e addio”.
Arnaldo Forlani: moglie e figli
Era sposato con Alma Maria, deceduta il 6 ottobre 2015 all’età di ottantasei anni. Con lei ha avuto tre figli: Alessandro, Marco e Luigi. Tra i figli Alessandro anche ha intrapreso la vita politca: è stato eletto senatore nel 2001 con la lista “Biancofiore”, formata da CCD e CDU. Alle politiche del 2006 fu eletto deputato per l’UDC.
La carriera politica e mani pulite
La carriera politica di Forlani inizia nel 1948 con l’incarico di segretario provinciale della Democrazia Cristiana di Pesaro e con i successivi incarichi di consigliere provinciale e consigliere comunale sempre nella sua città. Per quattro anni dal 1969 al 1973 è stato segretario della DC. Poi, sono stati diversi gli incarichi istituzionali ricoperti: presidente del Consiglio dall’ottobre del 1980 al giugno del 1981, e prima ancora è stato ministro degli Esteri, della Difesa, delle Partecipazioni statali. Deputato di lungo corso, dal 1958 al 1994, è stato anche eurodeputato tra il 1989 e il 1994.
Nel 1992, quando scoppia il caso Tangentopoli, per l’inchiesta Mani Pulite venne chiamato a testimoniare circa i finanziamenti illeciti ricevuti dall’affare Enimont. Forlani viene condannato in via definitiva a due anni e quattro mesi di detenzione per finanziamento illecito nell’affare Enimont e a tre anni in primo grado di giudizio per ricettazione di varie tangenti sugli appalti inerenti le autostrade.