Martina Gentile è stata arrestata per favoreggiamento e procurata inosservanza della pena aggravata, dai carabinieri del Ros, è la figlia della maestra Laura Bonafede, la storica amante del boss Matteo Messina Denaro.
Martina Gentile accusata di curare la logistica di Messina Denaro
Secondo i magistrati la trentenne curava le esigenze logistiche del boss a Palermo. La donna era in corrispondenza con la sua vivandiera, che le consegnava i pizzini scritti dal capomafia da consegnare a vari destinatari tra i quali, appunto, anche sua madre Laura Bonafede. Lo scambio, spesso, avveniva secondo l’accusa nello studio dell’architetto ed ex assessore all’Urbanistica del Comune di Campobello di Mazara in cui le due donne lavoravano.
Tany, il nome in codice di Martina Gentile
Messina Denaro considerava Martina Gentile come una figlia: la chiamava con il diminutivo Tan o Tany, una sorta di codice identificativo per nascondere l’identità. La ragazza è madre di una bimba di tre anni, andava spesso in giro con il passeggino per non dare nell’occhio. La Procura ha rilevato nuovi elementi investigativi, le impronte digitali di Gentile proprio nel covo di Messina Denaro in un calendario in cui l’uomo appuntava il nome di Tan nelle date segnate.
Alla luce del nuovo materiale investigativo, il giudice ha ora disposto per l’indagata gli arresti domiciliari e non il carcere, come chiesto dalla Procura, perché Gentile è madre di una bimba di tre anni. Non resta che individuare a chi fossero diretti i ‘’pizzini’’ consegnati dalla giovane.