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Arresto Messina Denaro, Giorgia Meloni: “Lo Stato non si arrende contro la mafia”

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Arresto Matteo Messina Denaro, le parole di Giorgia Meloni“Grande vittoria dello Stato, non ci si arrende di fronte alla mafia”. La premier celebra l’incarcerazione del boss superlatitante, in fuga da trent’anni: “Lotta alla mafia la priorità di questo governo”.

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Arresto Messina Denaro, parla Giorgia Meloni: “Lo Stato non si arrende”

La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha commentato su Instagram l’arresto di Matteo Messina Denaro, boss mafioso latitante da quasi trent’anni: “Una grande vittoria dello Stato che dimostra di non arrendersi di fronte alla mafia. All’indomani dell’anniversario dell’arresto di Totò Riina, un altro capo della criminalità organizzata viene assicurato alla giustizia“. La premier ha tessuto le lodi per le forze dell’ordine e le sezioni antimafia coinvolte nell’operazione che ha portato in carcere Diabolik: “I miei più vivi ringraziamenti, assieme a quelli di tutto il Governo, vanno alle forze di Polizia. In particolare al Ros dei Carabinieri, alla Procura nazionale antimafia e alla Procura di Palermo per la cattura dell’esponente più significativo della criminalità mafiosa“. Giorgia Meloni ha chiuso il suo messaggio riaffermando l’importanza della lotta alla mafia. “La prevenzione e il contrasto della criminalità mafiosa” -scrive la premier- “Continueranno ad essere una priorità assoluta di questo Governo”.

 

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L’arresto di Diabolik, in manette dopo quasi trent’anni nel 2023

Matteo Messina Denaro, anche detto Diabolik U seccu, era uno dei criminali più ricercati al mondo, latitante dal 1993. Era uno dei boss più potenti di Cosa Nostra, tra i principali alleati della famiglia di Corleone e Totò Riina. Di lui si avevano pochissime informazioni. Solo due anni fa gli agenti hanno finalmente trovato una sua foto aggiornata. Il volto del pericoloso latitante era stato ripreso e registrato da una telecamera di sicurezza su una strada in provincia di Agrigento nel dicembre 2009: le uniche foto finite in mano agli investigatori dopo quasi trent’anni.

Il 16 gennaio 2023, i carabinieri del Ros hanno catturato Diabolik. Il procuratore di Palermo Maurizio de Lucia e il procuratore aggiunto Paolo Guido hanno coordinato l’operazione che ha portato alla sua incarcerazione. Secondo quanto riferisce l’Ansa, gli agenti hanno trovato il boss trapanese all’interno di una clinica privata di Palermo “per sottoporsi a terapie”.