ASST Lariana si conferma un’istituzione sanitaria ai vertici nel campo dell’applicazione degli studi e delle pratiche legate all’urologia. Di recente, l’Urologia dell’azienda socio-sanitaria di Como ha ottenuto un’importante certificazione. L’European Board of Urology (Ebu) ha garantito ad ASST Lariana un’importante certificazione nel quadro dell’European Urology Scholarship Programmes (Eusp).
ASST Lariana prima in Europa sulla BPH
ASST Lariana è stata indicata come centro certificato per la cura dell’ipertrofia prostatica benigna (BPH). “Un risultato d’eccellenza”, dice a True-News Giorgio Bozzini, Direttore del Reparto di Urologia dell’ASST Lariana, “che premia un lavoro di squadra”. Bozzini, a capo dell’Urologia del polo che unisce il Nuovo Ospedale Sant’Anna di Como e il Sant’Antonio Abate di Cantù, sottolinea che “quella sulla BPH è la seconda certificazione del nostro centro dopo quella ottenuta per la calcolosi renale”.
“Con orgoglio”, aggiunge il direttore, “posso dire che se su questa prima certificazione l’abbiamo ottenuta con un gruppo di 7 centri europei, sulla BPH siamo gli unici in Europa ad averla conseguita”. E questo “per l’unione di tre fattori”, aggiunge. “In primo luogo, ovviamente, i numeri: per diventare centro d’eccellenza nel curare una data patologia bisogna avere una quantità di operazioni continua e consolidata. A ciò”, sottolinea il medico dell’ASST Lariana, si aggiunge “il secondo punto fondamentale: avere una presenza costante sulle pubblicazioni scientifiche e qualificarsi come centro d’eccellenza per la ricerca e lo sviluppo scientifico”. Valeva per la calcolosi renale ieri, vale per la BPH oggi.
Bozzini: “La marcia prosegue virtuosamente”
Terzo motivo di questo successo è, per Bozzini, “la presenza di un’offerta diversificata di trattamento della patologia. In questo contesto tutto si tiene. L’attività clinica, la ricerca scientifica, l’avanzamento tecnologico consentono di creare un contesto corale vincente. Possiamo dire”, aggiunge, “che ogni eccellenza sanitaria ha tanti padri e tante madri, è il frutto sia del lavoro corale di una squadra sia della capacità di far convergere fattori diversi verso un unico obiettivo”. I circoli virtuosi si autoalimentano: “dove ci sono numeri e operazioni ci sono ricerche scientifiche. Dove si evolve la terapia e si studia in profondità una malattia è chiaro che si trovino anche nuove tecnologie”, sottolinea Bozzini. “La marcia prosegue virtuosamente: è come se clinica, ricerca scientifica e avanzamento tecnologico fossero tre corsie che procedono in parallelo” verso un obiettivo comune. In questo caso, il riconoscimento di ASST Lariana come unicuum in Europa su una malattia come la BPH.