Austria, lockdown per i non vaccinati: stretta dura da parte del governo. Da lunedì 8 novembre chi non è immunizzato o guarito dal Covid negli ultimi sei mesi non potrà più accedere a una lunga serie di attività. Lo ha comunicato il Governo federale al termine di un vertice con le amministrazioni dei Länder.
Austria, lockdown per i non vaccinati
L’Austria decide il “lockdown“ per i non vaccinati. Da lunedì 8 novembre chi non è immunizzato o guarito dal Covid negli ultimi sei mesi non potrà più accedere in tutti quei luoghi dove prima bastava anche un tampone negativo.
Una decisione dura ma necessaria secondo il governo per fronteggiare i contagi e magari per convincere i no green pass a vaccinarsi. Il Cancelliere federale, il conservatore Alexander Schallenberg, ha spiegato che la scelta del lockdown per i non vaccinari è per fronteggiare il forte aumento di contagi nel Paese: 9.388 solo venerdì 5 novembre, poco al di sotto del record (9.586) raggiunto a novembre 2020. Il quadro ospedaliero vede 356 letti occupati nelle terapie intensive (ma già la prossima settimana potrebbero salire oltre quota 500) e 1.381 nei reparti ordinari. L’incidenza è tra le più alte d’Europa, con 407 casi ogni centomila abitanti, e anche la campagna vaccinale procede a rilento (solo il 63,1% ha completato il ciclo). “Quando saliamo in macchina ci mettiamo la cintura di sicurezza, il vaccino anti-Covid è la nostra cintura”, ha detto Schallenberg, citando papa Francesco che ha definito la vaccinazione “un atto d’amore”. Ha continuato il Cancelliere: “Nessuno intende dividere la società, ma è nostra responsabilità proteggere le persone. L’occupazione nei letti di terapia intensiva sta aumentando molto più velocemente del previsto”.
Austria, la stretta decisa per i no green pass
La stretta decisa dal governo prevede diversi obblighi per i no green pass. Sarà vietato l’accesso a diversi luoghi: ristoranti, hotel, attività sportive (compresi gli impianti di risalita), saloni da parrucchiere, eventi culturali (teatri, cinema, concerti) e sportivi con più di 25 partecipanti e attività di svago, oltre a ospedali e luoghi di cura. Sui luoghi di lavoro, invece, resterà ammesso il test negativo. Lo ha comunicato il governo federale al termine di un vertice con le amministrazioni dei Länder prevedendo un periodo di transizione di quattro settimane, durante il quale basterà la prima dose abbinata a un tampone molecolare. In tutti gli esercizi commerciali, i musei e le biblioteche diventerà obbligatorio indossare la mascherina Ffp2.