Baby Gang è il giovane trapper che si è fatto notare più che per la sua musica per i guai giudiziari e risse che l’hanno coinvolto. All’alba di venerdì 7 ottobre 2022, è scattato l’arresto e dunque ancora una volta arrivano i guai per il cantante.
Baby Gang, chi è il trapper arrestato per la sparatoria a Como
Baby Gang è il nome d’arte di Zaccaria Mouhib. Nato a Lecco nel 2001 da famiglia marocchina, Zaccaria vive un’infanzia e un’adolescenza complicate. “Avevo 11 anni e a casa portavo solo guai e denunce” racconta a Noisey. “Mi sentivo anche un peso economico, sentivo di potercela fare da solo”.
Tra il carcere e la strada, Zaccaria decide di intraprendere l’avventura della musica scegliendo il nuovo genere del trapper. Il primo singolo risale al 2018: Street. Video girato nella stazione di Calolziocorte. Dopo l’uscita del video, Zaccaria sconta ancora un periodo nel carcere Beccaria di Milano. L’esperienza dietro le sbarre trasmette a Baby Gang l’ispirazione per il suo secondo e terzo singolo, Educazione (il vero secondo singolo “Fuck la pula” è stato subito cancellato dall’artista perché troppo offensivo) e Cella1, entrambi del 2019. Nel 2021 è il momento chiave per la sua carriera: nello stesso anno infatti vedono la luce il primo EP1 e anche il primo album ufficiale, Delinquente. Poi, per lui arrivano solo guai con la giustizia.
Nella faida fermato anche Simba La Rue
Baby Gang e Simba La Rue, anche lui trapper e di origini tunisine, sono stati arrestati all’alba di venerdì in un’operazione di polizia e carabinieri nella quale sono finite nei guai 11 persone, tra cui alcuni minorenni, accusate a vario titolo di rissa, lesioni, rapina aggravata e porto abusivo di arma da sparo. I fatti si riferiscono allo scorso 3 luglio in via Alessio di Tocqueville, a due passi da corso Como, nel cuore di Milano.
“La violenta rissa, inizialmente caratterizzata da ripetuti calci e pugni tra i partecipi, si è conclusa come una vera e propria esecuzione nei confronti dei due senegalesi, colpiti alle gambe da colpi d’arma da fuoco e derubati del denaro e altri effetti personali”, riferiscono i carabinieri. Che con l’inchiesta sono stati in grado di “svelare le dinamiche e le gerarchie interne alla gang di piazza Prealpi, tuttora la più attiva sulla scena criminale e musicale milanese, nella quale si uniscono le gang di ‘Simba La Rue’ e ‘Baby gang’ con regole di fedeltà reciproca e di omertà. Le modalità e le circostanze dei reati commessi denotano una spiccata capacità delinquenziale e pericolosità sociale dei soggetti coinvolti, capaci di compiere azioni delittuose connotate da particolare gravità ed efferatezza, potendo avvalersi della comune disponibilità di armi da fuoco, che non esitano a mostrare nei loro video musicali e sui rispettivi profili social, raggiungendo migliaia di followers soprattutto tra gli adolescenti”, proseguono gli investigatori.