Beppe Grillo è indagato a Milano per traffico di influenze illecite. Sotto la lente della procura sono finiti i contratti pubblicitari sottoscritti dal blog beppegrillo.it con la compagnia di navigazione Moby.
Beppe Grillo indagato
Il fondatore del Movimento 5Stelle Beppe Grillo è indagato a Milano per traffico di influenze illecite. La procura sta indagando sui contratti pubblicitari sottoscritti dal blog beppegrillo.it con la compagnia di navigazione Moby di Vincenzo Onorato.
Sulla compagnia Moby è in corso un’inchiesta per bancarotta, coordinata dal pm Roberto Fontana, che vede indagati il proprietario Vincenzo Onorato e il figlio. La procura ha acquisito alcune chat dalle quali traspariva una possibile influenza sull’attività politica del Movimento in rapporto al settore della navigazione, nel quale opera Onorato. Da un comunicato rilasciato dal procuratore Riccardo Targetti, gli inquirenti confermano che, poiché «Onorato ha richiesto a Grillo una serie di interventi a favore di Moby spa che Grillo ha veicolato a una serie di esponenti politici trasferendo quindi al privato richiedente le relative risposte», è stato ritenuto «indispensabile acquisire la documentazione relativa ai contratti». L’unico altro indagato è appunto l’armatore Vincenzo Onorato.
L’accusa al fondatore dei 5Stelle
L’accordo di Moby con la Beppegrillo.it prevedeva un compenso di 120mila euro l’anno, per due anni, in cambio di uno spot al mese e dell’inserimento di messaggi pubblicitari, contenuti redazionali e interviste a “testimonial” della compagnia da pubblicare anche su Facebook, Twitter e Instagram. L’accusa è quella appunto di traffico di influenze illecite tra la srl di Beppe Grillo e la compagnia Moby.