Pensioni a 1000 euro, Silvio Berlusconi lancia la prima promessa della campagna elettorale. Dopo la caduta del governo guidato da Mario Draghi si andrà al voto il 25 settembre e i leader politici hanno già avviato la macchina per organizzare i primi comizi elettorali.
Campagna elettorale, Berlusconi promette le “pensioni a 1000 euro”
Il primo ad inserirsi nella campagna elettorale lanciando una prima promessa è il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi che, in una intervista, ha lanciato il suo messaggio ai pensionati italiani. “Nel nostro programma c’è l’aumento delle pensioni, tutte le nostre pensioni, ad almeno 1000 euro al mese per 13 mensilità, c’è la pensione alle nostre mamme che sono le persone che hanno lavorato di più alla sera, al sabato, alla domenica, nei periodi delle ferie e che hanno diritto di avere una vecchiaia serena e dignitosa e poi c’è l’impegno a mettere a dimora, a piantare ogni anno almeno un milione di alberi su tutto il territorio Nazionale“.
Pensioni a 1000 euro, una promessa “usurata”
Non è la prima volta, però, che Silvio Berlusconi propone di alzare le pensioni a 1000 euro. Una promessa di questo tipo l’aveva già fatta nel maggio 2017, l’anno prima delle elezioni nazionali svolte nel 2018. “Tutti hanno diritto di vivere la propria vecchiaia in maniera decorosa, senza preoccupazioni e senza privazioni materiali o morali. Per questo garantiremo a tutti una pensione minima di 1000 euro non tassabili per 13 mensilità, restituendo a tutti gli anziani la dignità del loro passato di protagonisti nella società, per il valore umano e l’esperienza di cui sono portatori”. Ospite a Corriere Tv, nel maggio 2019, aveva rilanciato sullo stesso tema. “Una delle cose che faremo noi col prossimo governo è aumentare a 1000 euro, per tredici mensilità, le pensioni minime”, aveva infatti detto durante l’intervista.