Blanco e Mahmood tornano in prima pagina. Non per la vittoria di Sanremo questa volta, o per la loro canzone Brividi che sfiderà all’Eurovision gli altri cantanti, ma per una copertina di una rivista.
Blanco e Mahmood nudi per Vanity Fair: la copertina
Blanco e Mahmood sono i due cantanti che si sono aggiudicati il festival di Sanremo. I due, in gara assieme con il brano Brividi, hanno ottenuto una vittoria su Elisa e su Gianni Morandi, rispettivamente secondo e terzi sul podio. Da lì in avanti la loro canzone sta volando nelle classifiche e i due si stanno preparando per l’esibizione all’Eurovision di Maggio. Quest’anno, è bene ricordarlo, l’evento musicale sarà in Italia a seguito della vittoria dei Maneskin.
I due hanno deciso di posare nudi (o quasi) per Vanity Fair, e questa copertina sta già facendo il giro dei social.
Vanity Fair e la polemica: censurata la storia di Mahmood
La copertina del nudo artistico dei due cantanti, però, fa già discutere e anche le regole dei social network tendono ad entrare quasi in “conflitto” con questa proposta della rivista. La storia di Mahmood dove rilanciava la copertina, infatti, è stata rimossa perchè, «viola le nostre linee guida (del social network Instagram) in materia di atti sessuali». “Chi lavora con i social sa bene che Instagram ha delle regole tutte sue per far rispettare quello che i nostri nonni avrebbero chiamato «buoncostume»: nessun capezzolo in bella vista così come le pudenda, ma via libera al fondoschiena e ad altri lembi di pelle scoperta non meglio identificati. Quello che l’algoritmo di Instagram ignora, però – è la replica di Vanity Fair – è che il nudo non è solo un’espressione volgare del corpo, ma anche un mezzo capace di veicolare un messaggio importante come, nel caso della nostra copertina con Mahmood e Blanco, vincitori del Festival di Sanremo, candidati per l’Italia all’Eurovision Song Contest 2022 e icone per milioni di giovani, la libertà di spogliarsi dalle etichette e vivere liberi, rinfrancati, appagati. Tralasciando il fatto che non vediamo quale sia l’oscenità, visto che Mahmood e Blanco vengono immortalati da Luigi & Iango, che nella loro carriera hanno fotografato personaggi iconici come Madonna e Penélope Cruz, in una posa plastica che sembra ricalcare i canoni di Prassitele, ci teniamo a ricordare quanto il nudo artistico sia stato portavoce di battaglie e conquiste, come il pancione di Demi Moore che, nel 1991, è riuscito a far capire che le donne incinta vogliono continuare a essere desiderabili indipendentemente dallo status di madre. O come, più recentemente, le grazie di Vanessa Incontrada che, per la prima volta, ha scelto di farsi immortalare senza veli da Max Vadukul per il nostro giornale per dimostrare di aver fatto pace con le critiche che l’hanno sempre fatta soffrire. In questo, per fortuna, le espressioni artistiche riescono a essere più avanti degli algoritmi, ma nello stesso tempo c’è ancora tanta strada da fare prima che le linee guida di un social network raggiungano lo stesso grado di azione della sensibilità umana, quella che va oltre le barriere rigide imposte da un codice e che capisce il giusto valore da assegnare a un’immagine”.
Vanity Fair: i precedenti di una copertina “nuda”
Non è la prima volta, però, che Vanity Fair azzarda copertine di nudo artistico. Ora è toccato a Mahmood e Blanco, ma prima di loro un altro esponente illustre che si era prestato a posare per Vanity Fair era stato il campione olimpico dei 100 metri Marcell Jacobs. Altra copertina di Vanity Fair celebre, che ha fatto parlare moltissimo, è quella relativa al nudo di Vanessa Incontrada. L’artista e attrice, infatti, aveva deciso di posare con un nudo artistico per dare un messaggio di body positivity alle donne, molte delle quali tendono a non accettare con facilità il proprio corpo e le proprie forme.
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