Cosenza, blitz anti ‘Ndrangheta: oltre 200 arresti, il sindaco di Rende Marcello Manna ai domiciliari. La maxi-operazione antimafia, scattata la mattina del 1 settembre, ha coinvolto diversi gruppi criminali che operano nella regione.
Cosenza, blitz anti ‘Ndrangheta: tra gli oltre 200 arresti anche il sindaco di Rende
Alle 4 del mattino del 1 settembre, la Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro ha inflitto un duro colpo alla ‘Ndrangheta cosentina. Il procuratore capo Nicola Gratteri ha dato il via libera per una maxi retata ai danni dell’organizzazione criminale calabrese, emanando oltre 200 ordinanze di custodia cautelare. Tra i destinatari non solo volti noti della criminalità organizzata, ma anche amministratori locali, imprenditori e avvocati per un totale di 254 indagati. Nello specifico, 139 sono in carcere, oltre 51 sono ai domiciliari, mentre ad 11 è imposto l’obbligo di dimora e a uno il divieto dell’esercizio della professione. I rimanenti 52 sono ancora a piede libero. Tra i nomi coinvolti nel blitz anti ‘Ndrangheta spicca Marcello Manna, sindaco di Rende dal 2019 e presidente di Anci Calabria. Il politico è finito ai domiciliari con l’accusa di corruzione politica-elettorale, insieme a due assessori, Pietro Munno e Francesco De Cicco.
I reati contestati: associazione a delinquere, riciclaggio, traffico di stupefacenti
Il blitz ha visto in campo i carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza e le Squadre Mobili di Cosenza e Catanzaro. Hanno partecipato anche diversi finanzieri del Comando Provinciale di Cosenza, del Nucleo di Polizia Economica di Reggio Calabria, del Gico di Catanzaro e dello Scico della Guardia di Finanza. Il procuratore capo Gratteri contesta agli indagati una serie di gravi reati. Tra questi sono compresi:
- Associazione a delinquere di tipo mafioso;
- Associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti;
- Organizzazione illecita di scommesse e gioco d’azzardo;
- Riciclaggio;
- Auto-riciclaggio;
- Trasferimento fraudolento di beni e valori.