A Westminster è in corso una rivolta da parte del partito conservatore che vuole le dimissioni del primo ministro Boris Johnson dopo gli ultimi scandali.
Boris Johnson, rivolta del partito conservatore. Dimissioni in arrivo?
Il leader non vuole dimettersi e minaccia lo scontro totale con quella che è la maggioranza che lo sostiene. Ma oramai è in un vicolo cieco e, secondo i bene informati, le sue dimissioni sono quasi sicure. Boris Johnson ha i minuti contati da primo ministro? Oramai sembra proprio che sia così e buona parte del partito conservatore vorrebbe cacciarlo addirittura “già questa sera”.
Altri trenta si dimettono
Che questo non è un periodo facile per il primo ministro è noto. Ad ogni modo sono circa trenta le figure di vario livello del governo britannico ad essersi dimesse per protesta contro la leadership di Johnson. Michael Gove, responsabile dello strategico portafogli del Livellamento delle Disuguaglianze Territoriali e sodale del premier attuale nella campagna referendaria pro Brexit del 2016, è l’ultimo pezzo da novanta ad essersi dimesso e ha fatto sapere di ritenere che a questo punto Johnson debba dimettersi.
La trincea del premier: “resisterò”
“È esattamente quando i tempi sono duri e il paese affronta pressioni sull’economia e la più grande guerra in Europa da 80 anni che è il momento in cui ci si aspetta che un governo continui con il suo lavoro e non se ne vada ed è quello che farò” ha fatto però sapere il premier britannico.