Brasile, elezioni: non c’è ancora un presidente e i cittadini brasiliano dovranno recarsi ancora una volta alle urne. Il 30 ottobre è in programma una sfida tosta tra due personaggi influenti che hanno diviso il Paese con lo scrutinio.
Brasile, elezioni: ballottaggio Bolsonaro-Lula
Il Tribunale supremo elettorale (Tse) del Brasile ha diramato alle 2:15 (le 7:15 italiane) il risultato dell’elezioni. Si andrà al ballottaggio domenica 30 ottobre 2022. Con lo scrutinio delle schede del 99,99% dei seggi, Luiz Inacio Lula da Silva (Pt, sinistra) ha ricevuto 57.254.672 voti, pari al 48,43%, mentre Jair Bolsonaro (Pl, destra) ne ha ottenuti 51.070.672, equivalenti al 43,20%. Dunque, sarà sfida tra il presidente uscente Bolsonaro e Lula. Lunghe file anche in Italia per votare. I brasiliani residenti nel nord Italia hanno atteso fino a quattro ore per votare.
Ecco il resto dei risultati degli altri candidati: il terzo posto nella scelta degli elettori è andato a Simone Tebet (Mdb, centro-destra) con 4.915.217 voti (4,16%) e il quarto a Ciro Gomes (Pdt, sinistra) con 3.599.157 suffragi (3,04%). Malgrado infatti il voto per i 156milioni di brasiliani chiamati alle urne sia obbligatorio, il tasso di astensione è salito dal 20,3% del 2018 all’attuale 20,94.
Chi è davanti tra i due leader?
I sondaggi davano e danno ancora, anche in vista del ballottaggio, il candidato Lula in vantaggio sul presidente uscente Bolsonaro. “La lotta continua fino alla vittoria finale”. Il ballottaggio non è che una “proroga”, ha commentato Lula al termine dello scrutinio.
“Abbiamo vinto sulle menzogne” dell’istituto di sondaggi “Datafolha”. Ora “lavorerò per cambiare il voto della gente” ha promesso Bolsonaro, in giornata bersaglio di un attacco hacker alla pagina web.
“I voti ottenuti da Bolsonaro al primo turno sorprendono e mettono in evidenza la forza della destra in Brasile — dice al Corriere Gerson Camarotti, analista politico di GloboNews — Il ballottaggio aumenterà la tensione politica in Brasile. Il risultato al primo turno era considerato strategico dalla campagna dell’ex presidente Lula per indebolire un’eventuale reazione del presidente Jair Bolsonaro. C’è allerta da parte delle istituzioni brasiliane per le possibili contestazioni al risultato elettorale di Bolsonaro, come accaduto con Donald Trump, negli Usa, nel 2020. Gli attacchi di Bolsonaro al sistema elettorale brasiliano e le minacce di non rispettare i risultati delle urne hanno trasformato le elezioni del 2022 in un grande plebiscito. La posta in gioco in queste elezioni non è solo la scelta di un nuovo presidente. La posta in gioco è la stessa democrazia brasiliana in uno scenario di polarizzazione che aumenterà nelle prossime settimane”.
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