Brodo di carne e cocktail di gamberi: due piatti tipici del periodo natalizio e tra le ricette più ricercate su internet. Piatti che uniscono Nord e Sud nella tradizione a tavola.
Brodo di carne cocktail di gamberi: protagonisti da Nord a Sud
Tortellini, di pollo, di cappone o di gallina: il brodo è presente sulle tavole degli italiani. Un piatto che unisce Nord e Sud tra Natale e Santo Stefano.
- In Basilicata il brodo è servito con i cardi accompagnati da scarole e verze cotti nel brodo di tacchino.
- In Puglia ci si divide tra i taglioni in brodo di tacchino tipicamente foggiani e i mille infranti “u’ tridd” in brodo di Molfetta nel giorno di Santo Stefano, un formato di pasta fresca che prende il nome da un antico albergo egiziano il cui nome era Tridda.
- La Liguria si presenta con i natalini in brodo, speciali maccheroni lunghi che vengono serviti nel brodo di cappone ed accompagnati talvolta da polpettine o bocconcini di salsiccia.
- In Lombardia, a Milano ci sono i ravioli serviti nel brodo di gallina o di cappone come vuole la tradizione, mentre Como si schiera per un tortello e Brescia per i famosi casoncelli.
- In Emilia-Romagna il brodo di cappone è famoso da Piacenza a Rimini, che chiama diversi formati di pasta fresca ripiena a seconda delle città: gli anolini a Piacenza, i tortellini a Bologna, i cappelletti di magro a Ravenna.
- In Abruzzo la ricetta originale, oltre alla carne di pollo o di tacchino per realizzare il brodo, vuole pane a dadini oppure le volarelle, caratteristici quadrucci di pasta all’uovo fritti, assieme a cardi, polpettine e formaggio pecorino. Zuppa di cardi
- In Molise oltre alle specialità più originali come la Pizza di Franz, un brodo di cappone arricchito da un impasto a base di uova, parmigiano e prezzemolo cotto al forno.
- In Campania, soprattutto nel giorno di Santi Stefano. comanda la minestra maritata di cicoria, scarola e “borraccia” (erba amara) in brodo di gallina, uno dei piatti simbolo della cucina popolare napoletana. Originariamente ricetta figlia della “fame” perché si faceva con verdure anche spontanee e con gli scarti della carne, prende il nome dal fatto che tutti gli ingredienti di carne e verdura si “maritano”, si sposano nella minestra.
Il cocktail di gamberi non manca mai
Il cocktail di gamberi è uno degli antipasti più sfiziosi da servire durante i pranzi o le cene delle feste natalizie e non manca mai da Nord a Sud.
Il cocktail di gamberi o gamberetti si diffonde negli USA e nel Regno Unito fin dagli anni Sessanta. In Italia, invece, si è diffuso soprattutto negli anni Ottanta. Da allora la sua popolarità non è diminuita: si tratta ormai di un classico antipasto per la cena della Vigilia o il pranzo di Natale.
La ricetta originale è semplice. L’ingrediente principale sono, ovviamente, gamberi o gamberetti al vapore (circa 300 grammi). Questi si condiscono con la salsa cocktail, che si prepara mescolando:
- 150 grammi di maionese;
- 1 cucchiaio di senape;
- 1 cucchiaio di ketchup;
- 1 cucchiaio di brandy
Da qualche anno si preferiscono anche le versioni gourmet con l’aggiunta di un ingrediente che darà un sapore più esotico al cocktail. Si tratta della polpa di un avocado, tagliata a dadini e condita con del succo di limone o lime.