Al centro della nostra galassia, la Via Lattea, c’è il buco nero Sagittarius A*. La notizia arriva grazie ad una inequivocabile fotografia realizzata grazie alla collaborazione internazionale di Event Horizon Telescope (Eht) e con il contributo italiano dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e dell’Università Federico II di Napoli e di Cagliari.
Fotografato il buco nero della via Lattea
La fotografia scattata è la prova definitiva che al centro della Via Lattea c’è un buco nero. Pubblicato in 10 articoli su The Astrophysical Journal Letters, il risultato è stato annunciato in tutto il mondo a partire dalla Germania (con lo European Southern Observatory, Eso) e dall’Italia (con Inaf, Infn e le due università). Lo scatto, considerato “storico” per la portata della notizia, è frutto del lavoro di più di 300 ricercatori di 80 istituti in tutto il mondo che insieme formano quella che viene chiamata “la Collaborazione Eht“.
La foto è stata ottenuta grazie a una rete globale di otto radiotelescopi, compreso il più potente del mondo chiamato Alma (Atacama Large illimeter/submillimeter Array).
Il buco nero della Via Lattea: distanza e dimensioni
Il buco nero della Via Lattea pare essere costituito da un anello di gas brillante che circonda una regione centrale scura chiamata ‘ombra’. L’anello è prodotto dalla luce distorta dalla potente gravità del buco nero, che ha una massa pari a quattro milioni di volte quella del Sole ed è distante dalla Terra 27.000 anni luce (in direzione della costellazione del Sagittario). Il buco nero della nostra galassia è oltre mille volte più piccolo e meno massiccio rispetto a quello della galassia M87.
Il buco nero Sagittarius A* è pericoloso?
Sagittarius A* si trova a circa 27.ooo anni luce dalla Terra e per il nostro pianeta non rappresenta dunque un pericolo. Questa fotografia, però, è una nuova ed eccezionale fonte per gli astrofisici, che ora dispongono di molte più informazioni sulla struttura e il comportamento dei buchi neri e sulle leggi che governano il Cosmo. Le similitudini fra questo oggetto e quello della galassia M87 sono anche un’ulteriore conferma della Teoria della Relatività Generale di Einstein, che mostra di funzionare anche in luoghi dell’Universo dove le condizioni sono estreme come l’orizzonte degli eventi di un buco nero.