Calcioscommesse, giocatori e squadre coinvolte: in molti si chiedono, accertata la responsabilità, quali sono le conseguenze per chi è finito nell’inchiesta della Procura di Torino. Ci sarebbero anche responsabilità sportive.
Calcioscommesse, cosa succede
La vicenda del calcioscommesse in Serie A si allarga anche ad altri giocatori di squadre di prima fascia. Dopo Fagioli, finiscono al centro delle indagini per calcioscommesse altri tre giocatori: Nicolò Zaniolo,Sandro Tonali, Nicola Zalewski. A Coverciano, dove erano in ritiro i due calciatori con la Nazionale, sono giunti le forze dell’ordine per notificare gli atti a Zaniolo e Tonali. Così la Federazione ha deciso di mandare entrambi nei rispettivi club. Tuttavia, nelle indagini della Procura di Torino ci sarebbero circa una decina di nomi di calciatori coinvolti nell’inchiesta.
Giocatori e squadre cosa rischiano?
I giocatori coinvolti dovranno rispondere di un reato penale secondo la legge 401 in vigore dal 13 dicembre 1989, “Interventi nel settore del giuoco e delle scommesse clandestini e tutela della correttezza nello svolgimento di manifestazioni sportive”, dove si legge che “chiunque esercita abusivamente l’organizzazione del giuoco del lotto o di scommesse o di concorsi pronostici che la legge riserva allo Stato o ad altro ente concessionario, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni”, e anche che “chiunque partecipa a concorsi, giuochi, scommesse gestiti con le modalità di cui al comma 1, fuori dei casi di concorso in uno dei reati previsti dal medesimo, è punito con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda da lire centomila a lire un milione”. Mentre, l’articolo 24 del Codice di giustizia sportiva esplicita il divieto “ai soggetti dell’ordinamento federale, ai dirigenti, ai soci e ai tesserati delle società appartenenti al settore professionistico di effettuare o accettare scommesse, direttamente o indirettamente, anche presso soggetti autorizzati a riceverle, che abbiano ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della Figc, della FIfa e della Uefa”.
Corona ha attaccato anche le società: ” La Juventus sapeva di Fagioli dal primo agosto, quando è uscita la notizia non l’ha portato in Tournée e ha cercato di pulirlo, omettendo di denunciare. Questo è un reato da retrocessione“. Tuttavia, per punire i club dovrebbe essere provato che i risultati siano stati condizionati anche con la collaborazione delle stesse squadre. Anche l’omessa denuncia sarebbe personale nei confronti dei dirigenti che sapevano e non dei rispettivi club.