Entro il 2024 sono previsti 40mila medici in meno nel Servizio sanitario nazionale (Ssn) e questa carenza di medici deve già mettere in allarme. È la dura stima diffusa da Anaao Assomed, uno dei più importanti sindacati dei medici dirigenti, l’Anaao Assomed, che ha analizzato i principali fattori che determinano la carenza di medici specialisti.
Carenza medici, allarme pensionamenti e “fughe”
Per quanto riguarda i pensionamenti, come spiegato in un comunicato ufficiale, nel triennio 2019-2021 sono andati in pensione circa 4mila medici specialisti ogni anno per un totale di 12mila camici bianchi. Tra il 2022 e il 2014 andranno in pensione circa altri 10mila, motivo per cui “in 6 anni il Ssn perderà 22mila medici specialisti ospedalieri per pensionamenti”, rimarca l’Anaao Assomed. A tutto ciò si aggiunge il fenomeno della fuga dagli ospedali tanto che tra il 2019-2021 circa 9mila camici bianchi hanno abbandonato l’ospedale per dimissioni volontarie. “Se il trend dei licenziamenti fosse confermato anche nel triennio successivo, si licenzierebbero ulteriori 9mila medici dal 2022-2024”, si legge nella nota.
Anaao chiede la stabilizzazione del precariato
Per cercare di dare un po’ di respiro al servizio sanitario nazionale nell’immediato, sottolinea Anaao, è necessario più che mai “stabilizzare tutto il precariato formato durante la pandemia (9.409 unità) e contrattualizzare, per quanto necessario e possibile, quella platea di 15mila specializzandi degli ultimi anni di specializzazione che già da subito potrebbero essere impiegati per dare aiuto nelle attività ospedaliere”.