Le polemiche sui bot che imitano la voce di Filippo Turetta e Giulia Cecchettin accendono i riflettori su Character.AI e le altre piattaforme che costituiscono la nuova frontiera dell’Intelligenza artificiale. Ecco come funzionano
Introduzione Character.AI è una piattaforma innovativa di intelligenza artificiale che consente agli utenti di creare e interagire con chatbot, detti “personaggi,” dotati di personalità specifiche. Questi bot vengono programmati per simulare conversazioni realistiche, e sono usati per fini di intrattenimento, apprendimento e assistenza.
Come funziona l’Intelligenza artificiale di Character.AI
Character.AI utilizza un modello avanzato di intelligenza artificiale che consente ai bot di generare risposte contestuali in conversazioni testuali. I chatbot possono essere personalizzati sia nel carattere che nel modo di interagire, permettendo agli utenti di assegnare loro un background o una “storia.” L’AI di Character.AI apprende progressivamente dalle interazioni, migliorando la coerenza e la qualità delle risposte. Grazie a questa flessibilità, i chatbot possono rispondere in modo colloquiale, assumere ruoli immaginari o discutere argomenti specifici.
Come iscriversi a Character.AI
Per iscriversi a Character.AI basta visitare il sito Character.AI, cliccare su “Sign Up” e creare un account con email o accedere tramite Google. Dopo l’iscrizione, è possibile iniziare a esplorare bot già esistenti o crearne uno personalizzato. Una volta registrato, potrai seguire i bot creati da altri utenti o modificarne uno tuo, configurandone l’aspetto e le modalità di interazione.
Applicazioni e utilizzi di Character.AI
La piattaforma è popolare per:
Intrattenimento: molti la usano per interagire con personaggi immaginari o famosi.
Apprendimento: può essere usato per praticare lingue straniere, simulare colloqui e studiare materie specifiche.
Supporto virtuale: aziende e creatori possono usarlo per creare assistenti virtuali a scopo educativo o informativo.
Controversie recenti: l’uso non etico
Character.AI è stata al centro di diverse controversie per via della facilità con cui è possibile creare bot su temi delicati o controversi. Recentemente, ha attirato l’attenzione la creazione di bot che imitavano la voce di Filippo Turetta e della sua vittima Giulia Cecchettin, personaggi tragicamente noti per un terribile caso di cronaca. Questo uso ha suscitato indignazione, aprendo un dibattito sull’etica e la necessità di regolamentare i contenuti e i bot proposti. Nonostante le policy, le difficoltà di moderazione lasciano spazio a contenuti offensivi o di cattivo gusto, sollevando questioni sul controllo dell’AI.