Olimpiadi di Tokyo 2021. Simone Biles fa il peggior volteggio della sua carriera e si ritira dalla gara. L’episodio inizialmente avvolto nel mistero, e giustificato con un infortunio alla gamba, viene pian piano svelato. Dietro i bassi punteggi della campionessa olimpica ci sarebbero precarie condizioni di salute mentale, e i demoni che la assalgono quando si trova davanti agli attrezzi. In particolare gli abusi subiti durante l’infanzia e l’adolescenza, ma anche i ‘twisties‘: un senso di vuoto che colpisce gli atleti prima di una performance. Un momento terribile da vivere, ma anche pericoloso. È proprio ai twisties che Simone Biles deve il suo ritiro.
Il ritiro di Simone Biles dalle Olimpiadi a causa dei twisties
È stata proprio lei ad ammetterlo: “soffro di twisties“. È a questo che la ginnasta più forte al mondo Simone Biles deve il suo ritiro alle Olimpiadi di Tokyo. D’altronde sembra che sia una condizione da non ignorare e che potrebbe essere anche pericolosa per gli atleti.
Un twistie – torsione – è un improvviso senso di vuoto che colpisce i ginnasti prima di una performance. Lo stesso episodio, vissuto da altri atleti di differenti discipline, ha il nome più largamente diffuso di yips. Con questo termine si identifica l’improvvisa perdita di abilità degli atleti agonisti. Si riscontrano perdita delle capacità motorie e problemi psicologici, che impattano sulla memoria muscolare e condizionando le scelte degli sportivi, rendendoli incapaci di svolgere anche gli esercizi più banali. Questi, per spiegare il fenomeno, ne descrivono i sintomi.
I sintomi del twistie, o yip
Secondo quanto rilevato dagli atleti, prima di una performance alcuni sportivi avvertirebbero una contrazione involontaria dei muscoli, ma anche tremori, spasmi e sensazione di freddo. Tali sintomi sarebbero accompagnati anche da altre sensazioni più ‘mentali’, come perdita del senso dello spazio e di consapevolezza della propria presenza.
È questo ciò che è accaduto a Simone Biles, ginnasta olimpica pluripremiata che si è già ritirata da 2 competizioni ai Giochi di Tokyo. L’atleta ha già diffuso sui social diverse dichiarazioni in merito ai twistie, confessando anche dettagli terribili sulla propria infanzia, che parrebbero rimbombare nella sua mente proprio prima delle gare.
La condizione sarebbe pericolosa per le ginnaste agoniste, che sulla trave o in procinto di un volteggio, perdendo il senso dello spazio, potrebbero rischiare di ferirsi gravemente. “Non ho capito cosa è successo, non sapevo dove mi trovavo nell’aria, mi sarei potuta bloccare“, ha detto Biles in seguito al primo salto nel centro di Ariake finito male.
Un allenatore francese ha anche spiegato all’Afp in cosa consistono i twisties: “una complessa perdita del senso dello spazio che può essere accentuato dalla pressione. L’atleta scivola nella paura di perdersi“.
Ma da cosa potrebbero essere causati questi episodi? I medici ipotizzano una correlazione con un tipo di distonia focale, patologia che provoca contrazioni muscolari involontarie durante un compito specifico. Si stima che sia legato anche all’uso reiterato di uno specifico gruppo di muscoli, e l’ansia peggiorerebbe l’effetto.