Nel corso dell’ultima puntata di Ballando con le Stelle, la modella Bianca Gascoigne ha rivelato di soffrire di dismorfismo corporeo: “Anche se le persone mi dicono che sono bella e sexy io non mi vedo così. Mi vedo brutta”. È un disturbo molto diffuso tra le donne che colpisce molte VIP. Scopriamo esattamente cos’è il dismorfismo corporeo.
Bianca Gascoigne soffre di dismorfismo corporeo: “Mi vedo brutta”
L’attrice e modella Bianca Gascoigne, figlia dell’ex calciatore Paul Gascoigne, ha lasciato di stucco il pubblico di Ballando con le Stelle con una confessione shock: soffre di dismorfismo corporeo. Il disturbo, anche detto dismorfofobia, induce chi ne è affetto a preoccuparsi continuamente del proprio aspetto, ingigantendo i propri difetti fisici. In alcuni casi chi soffre di dismorfismo arriva anche a immaginarsi ulteriori difetti, creandosi un’immagine distorta e deforme del proprio corpo.
Bianca Gascoigne ha deciso di aprirsi e raccontare la malattia che la tormenta in una clip trasmessa prima della sua esibizione sul palco del talent: “Anche se le persone mi dicono che sono bella e sexy io non mi vedo così. Mi vedo brutta. Soffro di dismorfofobia, ho problemi con l’immagine del mio corpo. Non penso di essere carina, non mi piace il mio fisico, la mia figura. Ho visto alcuni medici e ci sto lavorando“.
“Anche se io dimagrissi non mi vedrei bella lo stesso.” -ha continuato l’attrice britannica, tra le lacrime- “Non riesco a vedermi come mi vedono gli altri, quando mi dicono che sono bella. Forse apprezzerò il mio corpo quando diventerò mamma, perché allora il mio corpo avrebbe fatto qualcosa di buono e bello“.
Una confessione coraggiosa, con lo scopo di aiutare chi soffre come lei: “Ho voluto condividere la mia esperienza per aiutare gli altri a superare la paura di parlarne apertamente. Ballando mi ha dato più fiducia”.
Dismorfismo: un disturbo diffusissimo tra le VIP
Il dismorfismo corporeo è una condizione che affligge una persona su 50. In Italia, secondo i dati raccolti, ne soffre almeno il 2% della popolazione. Negli ultimi tempi, molte VIP sono uscite allo scoperto, confessando di soffrire di dismorfismo corporeo. L’attrice americana Megan Fox, si è aperta al riguardo in un’intervista a Gq Style British: “Soffro di dismorfofobia. Ho un sacco di profonde insicurezze. Possiamo guardare qualcuno e pensare ‘quella persona è così bella, la sua vita dev’essere molto facile’. Io posso dirvi che invece probabilmente quella persona non si sente affatto così”. Anche la regina dei reality tv Kim Kardashian ha dichiarato di soffrirne: “Tu fai una foto e la gente bullizza il tuo corpo e questo mi sta causando dimorfofobia. Sono molto insicura”.
In Italia l’attrice Laura Chiatti ha dichiarato di curarla con Bioenergetica, una terapia psicoterapeutica basata su tecniche di rilassamento e respirazione: “Il dismorfismo è l’alterazione della percezione che hai di te stessa, ti vedi come non sei. Ma io questa cosa la sto mettendo a posto. La bioenergetica mi serve a riallineare corpo e mente. Non ci credevo molto, prima, e invece ho visto i risultati, ormai la seguo da più di un anno”.
Non solo donne, la storia di Omari Eccleston-Brown: “Ero ossessionato dai miei occhi”
Il dismorfismo non colpisce solo le donne, anche alcuni uomini possono esserne affetti. In un’intervista a The Independent, Omari Eccleston-Brown ha raccontato di essere stato ossessionato per anni dai suoi occhi, convinto che avessero un aspetto orribile. Omari racconta di come, durante l’adolescenza, usasse il make up della madre per correggerne l’aspetto. A sedici anni partecipa a un servizio fotografico e, nella fase dei ritocchi, trova la conferma della sua ossessione: “Stavo aspettando di vedere la prima azione che avrebbe fatto, e lui è subito andato agli occhi. È stata la prova. Ripensandoci, sono certo che il fotografo abbia ritoccato anche altro, ma non lo ricordo. Quello che ricordo benissimo è l’immagine di lui che ritocca l’area attorno ai miei occhi“.
Il dismorfismo continua a tormentarlo anche nel periodo universitario. Ricorda come fosse ieri il commento di una ragazza: “Mi ha detto qualcosa come: «Mi piaci con gli occhiali». Ma quello che ho sentito è stato: «Grazie a Dio ti sei messo gli occhiali», e l’ho interpretato come: «Eri orribile prima»”.
“Il mio problema principale erano le borse sotto gli occhi.” -continua Omari- “Ma anche l’idea che avessero una strana forma, che fossero brutti. Ogni giorno ero angosciato dalle borse, dall’idea di sembrare stanco. I miei occhiali sono diventati una caratteristica permanente, e hanno davvero limitato la mia vita, siccome ero stato sempre attivo e sportivo, ma non potevo indossarli per giocare a calcio o a rugby”.
Omari Eccleston-Brown ora ha 29 anni ed è riuscito a superare il suo disturbo dopo anni di terapia: “È triste, perché mi guardo indietro e nelle foto di famiglia non ci sono mai. La guarigione è un viaggio. Il primo passo è parlarne e il secondo è rendersi conto che quando lo fai stai bene”.