Che cos’è la paralisi del sonno, il nuovo sintomo portato dal Covid? Nel Regno Unito, alcuni malati hanno segnalato un nuovo sintomo della variante Omicron, mai registrato prima con le altre varianti. Di cosa si tratta esattamente?
Che cos’è la paralisi del sonno, nuovo sintomo Covid della variante Omicron
La variante Omicron, più contagiosa ma meno dannosa di quella Delta, sembra aver sviluppato nuovi sintomi. Sono molti, infatti, i pazienti del Regno Unito che hanno contratto la variante e sostengono di aver provato una spaventosa sensazione di “paralisi” durante il sonno. Tali episodi si verificherebbero durante la fase Rem, ovvero una fase del sonno profondo in cui il cervello comincia gradualmente a riattivarsi. Di cosa si tratta esattamente?
Secondo l’NHS, il Sistema Sanitario Nazionale inglese, la paralisi del sonno, anche nota come “paralisi ipnagogica”, è un periodo di tempo in cui “non ci si riesce a muovere né a parlare mentre ci si sveglia o addormenta”. Chi soffre di questo disturbo non riesce a muovere i muscoli perché il cervello è attivo mentre il corpo è in modalità di sospensione. Secondo Mypersonaltrainer.it : “Questo stato di paralisi è dovuto ad un prolungamento eccessivo della fase di sonno REM, oppure a un suo inizio anticipato”. Per l’NHS, tale disturbo, per quanto terrificante, non è pericoloso ed è molto raro: “È innocuo, può succedere a tutti al massimo un paio di volte nella vita”.
I sintomi della paralisi e come prevenirla
La paralisi del sonno può colpire in una qualsiasi fase del riposo e può durare parecchi minuti. Un individuo affetto potrebbe provare i seguenti sintomi:
- Sentirsi svegli pur non essendo in grado di muoversi, parlare o aprire gli occhi;
- Sentire la presenza di una persona nella stanza;
- Sentire una pressione sul corpo, la sensazione che qualcuno ti stia spingendo verso il basso.
Non sono ancora chiare le cause principali che portano alla paralisi ipnagogica e il suo collegamento alla variante Omicron non è ancora stato dimostrato. Negli ultimi anni, gli studiosi hanno collegato la paralisi del sonno ad insonnia, narcolessia, disturbo da stress post-traumatico, disturbo d’ansia generalizzato, disturbo di panico o disturbo d’ansia sociale. Sono stati registrati alcuni casi legati a sonno irregolare, a causa di turni lavorativi e jet lag.
Per evitare il disturbo, i medici consigliano ritmi di sonno regolare e generalmente una vita sana. È raccomandato dormire tra le sei e le otto ore al giorno, regolarizzando gli orari di riposo ed evitando pasti pesanti, alcol e fumo poco prima di andare a letto. È consigliata, inoltre, una regolare attività fisica, ma non quattro ore prima di dormire. Infine è sconsigliato dormire sulla schiena, in quanto si presume aumenti le possibilità di essere affetti da paralisi del sonno.