Perchè leggere questo articolo? L’attuale Ragioniere di Stato Biagio Mazzotta destinato a pagare per la voragine da 150 miliardi provocata dal Superbonus. Ecco i nomi che ricorrono con maggiore insistenza per prenderne il posto.
Che i giorni di Biagio Mazzotta come ragioniere generale dello Stato siano ormai contati appare ormai evidente. Un incarico che andrebbe naturalmente a scadenza nel 2025. Ma il grand commis potrebbe dover salutare prima. Questo perchè ormai è stato individuato come il responsabile (capro espiatorio?) della voragine da 150 miliardi causata dal Superbonus. Ed infatti da qualche giorno impazza il toto-sostituto. Tre i nomi che ricorrono più insistentemente. Andiamo a scoprirli.
Signorini, da Bankitalia alla Ragioneria di Stato?
Una pista conduce a Luigi Federico Signorini, direttore generale di Bankitalia. Nonchè presidente dell’Ivass. Un profilo indubbiamente autorevole e di peso. Come ricorda Milano Finanza, anche Daniele Franco operò in via Nazionale prima di divenire ragioniere di Stato.
Loiero, il consigliere economico di Meloni
Repubblica fa invece il nome di Renato Loiero, consigliere economico di Giorgia Meloni. Ex professore di Diritto tributario e di Scienza delle finanze e diritto finanziario, già consigliere parlamentare del Senato dove dirigeva il Servizio del bilancio. Figura che gode di grande stima tra i parlamentari del centrodestra ma che ha dialogato in passato anche con M5S e Pd. Ma, sembra, piuttosto titubante ad accettare il gravoso incarico.
Perrotta sponsorizzata da Giorgetti
Il terzo nome è quello di Daria Perrotta, sponsorizzata da Gian Carlo Giorgetti. Sarebbe la prima donna nel ruolo di capo dei conti pubblici. E sarebbe anche una delle figure più giovani, con i suoi 47 anni. Pochi, secondo qualcuno. Nonostante oltre due decenni di esperienze di alto profilo culminate con l’attuale incarico di capo ufficio coordinamento legislativo al Mef.
La quarta ipotesi: Mazzotta resta sino al 2025
C’è anche una quarta ipotesi. E cioè che lo stesso Mazzotta giunga sino alla naturale scadenza del suo mandato. Perchè il futuro prossimo vede diverse impegnative sfide, legate soprattutto al ritorno del Patto di stabilità. E perchè Mazzotta ha attraversato stagioni straordinarie e turbolente. Il Covid e – tra le sue conseguenze – il Superbonus. Che non è stato una invenzione della Ragioneria di Stato, ma del Governo Conte.