Alessandro Di Battista è un giornalista e attivista politico italiano, ex deputato del Movimento cinque stelle e considerato un grillino “intransigente della prima ora”. In occasione della fiducia accordata al premier Mario Draghi dal Movimento cinque stelle, ha deciso di lasciare il partito in polemica con questa decisione.
Dopo aver lasciato i cinque stelle, Di Battista si è dedicato a fare diversi reportage in giro per il mondo (in collaborazione anche con Il Fatto Quotidiano) ed è stato chiamato in più occasioni in tv come opinionista politico. Nel 2022 ha realizzato per Il Fatto Quotidiano Extra una serie di podcast, “Ostinati e contrari” così come si è recato in Russia per un reportage dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina.
Chi è Alessandro Di Battista
Alessandro Di Battista, nato a Roma il 4 agosto 1978, è un attivista politico e giornalista, deputato della XVII legislatura della Repubblica Italiana con il Movimento 5 Stelle. Prima di diventare un volto politico conosciuto, Alessandro Di Battista ha lavorato come cooperante in Guatemala (occupandosi di educazione e progetti produttivi nelle comunità indigene) e collaborato anche con la Caritas e Amka Onlus.
Studi
Appassionato di politica fin da quando era molto giovane, Di Battista ha ottenuto la maturità scientifica al liceo scientifico “Farnesina” di Roma, per poi laurearsi con lode all’Università degli Studi Roma Tre in discipline delle arte, della musica e dello spettacolo. Successivamente, per accrescere le sue conoscenze nell’ambito della politica estera, ha conseguito un master in Tutela internazionale dei diritti umani all’Università La Sapienza di Roma.
Compagna e figli
Alessandro Di Battista ha una relazione con Sahra Lahouasnia dalla quale ha avuto due figli: Andrea e Filippo.
La carriera politica nel M5S
La carriera politica di Alessandro Di Battista ha inizio nel Movimento cinque Stelle fondato da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio. Molto legato a Casaleggio padre, Alessandro Di Battista ha sempre rappresentato nei Cinque Stelle l’anima più “barricadera” e intransigente, meno incline a fare compromessi con i partiti. Nel 2008, con la lista Amici di Beppe Grillo, si candidò alle comunali di Roma senza però essere eletto. Alle elezioni politiche del 2013, in occasione dell’esordio politico dei Cinque stelle in Parlamento, Alessandro Di Battista è eletto deputato e per carisma e capacità comunicative, assieme a Luigi Di Maio, diventa uno dei leader “de facto” del Movimento cinque stelle.
Nell’agosto 2016, con Costituzione coast to coast, intraprende un tour elettorale in moto per promuovere il No al referendum costituzionale sulla riforma costituzionale targata Renzi-Boschi.
Dai governi “grillini” all’abbandono del M5S
Alle politiche del 2018, anche per dedicarsi alla famiglia, decide di non ricandidarsi in Parlamento ma contribuisce attivamente alla campagna elettorale (che portò i Cinque stelle ad ottenere il 33%). Abbastanza favorevole al governo gialloverde Lega-M5s, meno a quello giallorosso tra M5S-Partito Democratico-Italia Viva, si oppone fermamente all’ingresso del M5s nel governo guidato dal premier Mario Draghi. In dissenso da questa scelta, dopo 11 anni, decide di lasciare il Movimento cinque stelle per dedicarsi al suo lavoro giornalistico come reporter.
Di Battista e M5S: riavvicinamento possibile?
Dopo la crisi che si è aperta nel governo guidato da Mario Draghi, a seguito delle sue dimissioni rassegnate al Quirinale, si apre la possibilità per i grillini di collocarsi all’opposizione del Governo. In tal caso, se tale scenario diventasse realtà, non è escluso (come anche da lui dichiarato in un’intervista) un suo ritorno nel Movimento Cinque Stelle. In più occasioni, infatti, Alessandro Di Battista ha dichiarato di stimare l’attuale capo politico del M5S Giuseppe Conte mentre ha speso parole dure contro Luigi Di Maio (specie dopo che ha promosso il nuovo partito “Insieme per il futuro“).