Chi è Alessandro Orsini, professore 46enne dell’Università Luiss sotto assalto per le sue posizioni sulla guerra in Ucraina e le sue critiche ad Unione Europea e Nato. Il sociologo e analista di scienze politiche è stato al centro di molte polemiche riguardo le sue dichiarazioni a Piazzapulita, su La7.
Chi è Alessandro Orsini, il professore che critica UE e Nato: vita e carriera
Nato a Napoli il 14 aprile 1975, Alessandro Orsini è un noto professore di Sociologia del terrorismo nonché direttore e fondatore dell’Osservatorio sulla sicurezza internazionale della Luiss. Laureato in Sociologia alla Sapienza, approfondisce i suoi studi con un dottorato di ricerca in Scienze Politiche presso l’Università Roma Tre. Nel corso della sua carriera accademica, Orsini si ha portato avanti molti studi sul terrorismo e sui processi di radicalizzazione degli individui. Ha lavorato per il Governo italiano come membro della commissione per lo studio della radicalizzazione jihadista, ed ha guidato il Centro per lo Studio del Terrorismo di Tor Vergata dal 2013 al 2016. Oggi è inoltre membro del Radicalization Awareness Network e del comitato di analisi strategica dello Stato Maggiore della Difesa.
Le dichiarazioni di Orsini sulla guerra
Da diversi anni il professor Orsini fa da opinionista in molti programmi televisivi e radiofonici. Il punto di vista del sociologo in qualità di esperto di terrorismo viene spesso preso in considerazione. Orsini, tuttavia, diventa un personaggio noto al pubblico solo nel 2022, a causa di una serie di dichiarazioni molto discusse sulla guerra in Ucraina. Secondo il professore, l’Occidente ha la sua fetta di responsabilità nel conflitto, reo a sua detta di invasioni simili a quella della Russia, e dovrebbe dare priorità al raggiungimento di una pace stabile, per salvare quante più vite possibile. Ospite di Piazzapulita su La7, si è detto contrario all’invio di armi alla resistenza da parte dei paesi occidentali. “L’Ucraina è fondamentalmente persa” -ha affermato il professore- “L’unica via per salvare i civili, è scendere a compromessi con Putin”.
Orsini ha criticato aspramente i comportamenti della Nato e dell’Unione Europea, che usa per spiegare le motivazioni che han portato Vladimir Putin all’invasione dell’Ucraina. “Il blocco occidentale ha terrorizzato Putin.” -ha dichiarato- “La responsabilità militare di questa tragedia è tutta di Putin e io condanno con tutte le mie forze questa invasione e sono totalmente schierato dalla parte del blocco occidentale e dalla parte degli ucraini, ma la responsabilità politica di questa tragedia è principalmente dell’Unione europea. Era la guerra più prevedibile del mondo”.
Queste e molte altre argomentazioni hanno messo il professore al centro di una vera e propria bufera mediatica, che ha portato a provvedimenti della Luiss e alle sue dimissioni da Il Messaggero, dove scriveva editoriali d’analisi geopolitica. “Mi scuso con tutti coloro che avevano sottoscritto un abbonamento soltanto per leggere i miei articoli” -ha scritto sui social “Subisco pressioni fortissime per non tornare in televisione a parlare della guerra in Ucraina”.
Lo scontro Orsini-Parenzo: “Sei vittima di ideologia, io ti boccerei”
Il 18 marzo, di nuovo a Piazzapulita, Alessandro Orsini si è scontrato duramente con il giornalista David Parenzo. Il lungo e aspro dibattito tra i due opinionisti nel corso della trasmissione ha fatto il giro del web. Il conduttore de La Zanzara ha messo in discussione le critiche mosse all’Occidente dal sociologo: “Una considerazione di Orsini, con questo suo processo all’Occidente, mi ha colpito molto le guerre in Iraq e Afghanistan non c’entrano nulla. Perché, mentre lì l’Occidente cercava di esportare la democrazia, qui c’è un Paese che è democratico e deve difendere la democrazia“.
Orsini ha risposto ribadendo le sue posizioni e redarguendo il giornalista: “Parenzo è gravemente vittima dell’ideologia. Gli Stati Uniti appoggiano Paesi autoritari perché hanno una politica estera favorevole agli Usa. Lei Parenzo ha detto cose che io la boccerei al mio esame: ha detto cose grottesche“.