Barbara Collevecchio è la psicologa che ha innescato una lunga polemica sui social a proposito del giovane candidato Roman Pastore. Del 21enne criticava il suo modo di ostentare ricchezza, in contraddizione, secondo la psicologa, con le idee politiche da lui propagandate, come quelle di smantellare il Reddito di Cittadinanza.
Chi è Barbara Collevecchio, la psicologa che analizza il narcisismo in politica
Barbara Collevecchio, classe ’74, è nata a Roma, dove vive ed esercita la professione di psicologa presso il proprio studio privato. In passato, si è specializzata in psicologia analitica junghiana presso la scuola Aion di Bologna, per poi tornare nella città natale. Qui frequenta l’Aipa, la prima Associazione di psicologia analitica in Italia, oggi accreditata dal Ministero della Salute, fondata nel 1961.
Nel frattempo Barbara Collevecchio ha pubblicato il saggio di psicoanalisi antropologica “Il male che cura”, ed è all’opera con un nuovo testo argomentativo sul narcisismo in politica e leaderismo nella società dello spettacolo. Una volta terminato, lo scritto avrà il titolo di “Narcisus politicus”. La psicologa junghiana è infatti appassionata di decostruzione della propaganda politica. Ne scrive spesso su Psychiatry on line. Ma anche su Huffington Post e su Il Fatto Quotidiano, nel quale in passato ha tenuto un proprio blog. Quest’ultimo era tutto incentro sull’analisi di alcuni fenomeni sociologici, che la psicologa tentava di spiegare con gli strumenti della propria professione.
Avendo un alto grado di specializzazione, Barbara Collevecchio ha avuto anche l’opportunità di partecipare come relatrice a numerosi convegni, incentrati su svariati argomenti. Dalla psicoanalisi e narrazione delle fiabe, alla psicologia del factchecking. E dalla controinformazione e social media alla psicoanalisi della terza età.
La psicologa appassionata di arte
Tra le grandi passioni di Barbara Collevecchio non c’è soltanto la Psicologia. Ci sono anche la comunicazione politica, di cui si occupa presso il proprio studio privato, l’arte e l’ermeneutica di antichi rituali e simbolismi religiosi. L’analista junghiana ha infatti curato varie mostre, fra cui la retrospettiva di Jan Saudek a Roma, e ha redatto un libro sul mito del serpente. Ha, inoltre, un figlio di 24 anni.
La polemica su Roman Pastore
È iniziato tutto con un Tweet da parte di Barbara Collevecchio, la quale commentava una foto di Roman Pastore, giovane candidato romano nella lista di Carlo Calenda. “Bisognerebbe educare i giovani ai valori genuini, non ad indossare Rolex e vestirsi da giovani vecchi wannabe renziani“. Roman Pastore (ecco chi è) non manca infatti di mostrarsi in pubblico e sui social con orologi di marca, macchine di grossa cilindrata e ospite presso alberghi di lusso.
Al post della psicologa ha poi risposto direttamente Carlo Calenda, accendendo così la polemica. “Neanche Salvini con Gad Lerner, che almeno aveva età e visibilità per rispondere, è arrivato a tanto“, rimbecca. “Non è aberrante candidare giovani immaturi che si mettono in posa con patacconi da 30k e sostengono chi afferma che il reddito di cittadinanza è diseducativo?“, risponde la psicologa. “Ho parlato con Roman. Gli arrivano tonnellate di commenti, di insulti su tutti i social. Prendono di mira lui e il padre mancato da due anni e mezzo. È piuttosto colpito. Chiudetela qui. Avete già usato olio di ricino e manganello. Può bastare“, commenta nuovamente Carlo Calenda in serata.
Ma la polemica non si è spenta e anche alla psicologa arrivano valanghe di insulti e minacce di tutti i tipi. “Sono sconvolta per tutti gli insulti ricevuti – dichiara ad Adnkronos – Ho dovuto lucchettare l’account, gente che mi ha segnalato all’ordine, diffamazioni gravi ricevute”. L’intenzione di Barbara Collevecchio, come chiarisce in seguito, non era innescare una polemica, bensì invitare a riflettere.
“Che messaggio mandano agli altri ragazzi, se mettono foto con orologi costosissimi e auto di lusso? Mentre dicono che gli altri giovani devono sgobbare? Da madre e da psicologa che lavora con gli adolescenti gli dico che mi dispiace tantissimo che il mio tweet sia stato preso sul personale, il mio discorso era generale, sulla fragilità di questa generazione che si attacca a status symbol e sta danzando nel vuoto. Non sono questi i valori e le immagini che devono dare di se, soprattutto i giovani politici. Perché ci sono tantissimi giovani in difficoltà e non sono certo questi valori di ricchezza da trasmettere. È danzare su un baratro, bisogna rifletterci bene. La ricchezza non va ostentata, vali per quello che sei non per quello che hai“.