Chi è Chiara Valerio, scrittrice e matematica italiana. Grande amica di Michela Murgia, l’autrice include anche lei nella sua famiglia allargata queer. Scopriamo qualche informazione in più sul suo conto.
Chi è Chiara Valerio, vita privata e carriera della scrittrice e matematica
Chiara Valerio è una scrittrice e matematica che è una personalità che sta emergendo anche sul piccolo schermo. Classe 1978, ha conseguito un dottorato in Calcolo delle probabilità per poi diventare scrittrice, traduttrice e curatrice editoriale. Attualmente collabora con Repubblica, L’Espresso, Vanity Fair e Radio 3 dove conduce ogni domenica mattina il programma L’isola deserta. Membro del Comitato editoriale della rivista Nuovi Argomenti, ha collaborato anche con il blog letterario Nazione Indiana e scritto per il teatro e per la radio. Per la casa editrice Nottetempo ha diretto la collana narrativa.it. Dal 2018 è inoltre editor-in-chief del settore di narrativa italiana presso l’editore Marsilio, per il quale ha ideato la collana PassaParola.
Libri, tutti i lavori dell’autrice
Chiara Valerio ha scritto diversi libri, tra i quali ricordiamo:
- A complicare le cose (2003)
- Fermati un minuto a salutare (2006)
- Ognuno sta solo (2007)
- Spiaggia libera tutti, (2010)
- Nessuna scuola mi consola (2009)
- La gioia piccola d’esser quasi salvi (2009)
- Almanacco del giorno prima (2014)
- Storia umana della matematica (2016)
- Il cuore non si vede (2019)
- La matematica è politica (2020)
Il rapporto con Michela Murgia e il messaggio di addio: “I legami che ha stretto restano qui”
Chiara Valerio aveva un grande rapporto di amicizia con la giornalista sarda Michela Murgia, al punto di essere inclusa nella sua famiglia allargata queer. Dopo la morte dell’autrice per tumore il 10 agosto 2023, Valerio le ha dedicato un commovente articolo: “Michela Murgia è morta, ma i legami che ha stretto, intessuto, disegnato rimangono qui, annodati. Lei scriveva con qualsiasi cosa, parole, persone, pensieri, ingredienti delle ricette, opere, omissioni e numeri del lotto. Non le piacevano i giochi di numeri, nemmeno il gioco dell’oca. Per Michela Murgia scrivere è stato insomma un modo di vivere, e di questa attitudine danno testimonianza, per tutti coloro che non l’hanno conosciuta, e ancora non la conoscono, i suoi libri e i suoi profili social. Come ha scritto Marina Cvetaeva, in questa stanza ci sarà sempre una sedia vuota di lei”.